Regione, Barbara Mazzali: «Farò conoscere i nostri tesori, caccia compresa»

Candidata a Brescia per Fratelli d’Italia ha ottenuto la delega al Turismo, marketing territoriale e moda
Barbara Mazzali è assessore regionale alTurismo, marketing territoriale e moda
Barbara Mazzali è assessore regionale alTurismo, marketing territoriale e moda
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Candidata a Brescia per Fratelli d’Italia, Barbara Mazzali è assessore a Turismo, marketing territoriale e moda. Classe 1969, nata a Reggio Emilia, è stata capogruppo di Fdi in Consiglio. È una convinta sostenitrice della caccia, tanto da essere tra i promotori dell’iniziativa che l’avrebbe voluta come materia d’insegnamento nelle scuole. Mantovana, è cresciuta in una famiglia di armieri e oggi risiede a Porto mantovano.

Barbara Mazzali è stata dal primo minuto la candidata che il partito provinciale di Fratelli d’Italia, a partire dai colleghi di lista eletti, ha indicato come nome da inserire nella squadra di Giunta guidata da Attilio Fontana. E così è stato. L’assessore al Turismo, marketing territoriale e moda è mantovana, ma il suo legame con Brescia nasce dal lavoro svolto nella passata legislatura regionale, quando ha ricoperto il ruolo di capogruppo e, dal momento della fuoriuscita di Viviana Beccalossi dal partito di Giorgia Meloni, ha iniziato a farsi portavoce delle istanze e delle esigenze della nostra provincia. Che, alla fine di un anno di incontri, ascolto e presenza l’ha infine premiata con 6.738 preferenze.

Assessore, lei ha ottenuto le deleghe del ministro Daniela Santanchè...

Sono molto emozionata. Certo, è un assessorato molto impegnativo perché abbiamo una Regione capofila anche del turismo e della moda. Sicuramente lavorerò, come sono solita fare, per riuscire a fornire le giuste risposte a tutti quei territori che di turismo in Lombardia vivono, ma soprattutto per valorizzare e puntare sempre più sulla qualità del turismo, che si contraddistingue nella capacità degli imprenditori lombardi.

La richiesta del territorio, per questo settore, è di essere un po’ più ascoltato rispetto al passato. Cosa può promettere?

Che assolutamente l’ascolto ci sarà. Non si è un buon assessore se ogni giorno non si calpesta fisicamente il territorio che si sta rappresentando. È chiaro che il mio cuore batte a Brescia, dove sono stata eletta, e voglio ringraziare ancora tutti i bresciani per avermi accolto e per avermi dato fiducia e dedicherò loro un’attenzione particolare senza dimenticare mai che sono l’assessore di tutti i lombardi ed è l’intera Lombardia che deve volare oltre confine.

Brescia e Bergamo sono Capitale della Cultura: quale l’input sul fronte del turismo?

In questo momento direi qualcosa che non so, perché entrerò in assessorato per la prima volta domani ma nel giro di una settimana prenderò visione di tutto il grande lavoro svolto da chi mi ha preceduto. Il secondo passo è incontrare tutti gli stakeholder dei territori per mettere in campo tutto ciò che rappresenta il meglio per la nostra Regione.

Fino a una manciata di giorni fa era tra i papabili assessori all’Agricoltura, è stata preferenziata da molti cacciatori e quello della caccia è un tema sul quale ha lavorato in questi anni: delusa?

L’impegno sul fronte del turismo non preclude assolutamente un impegno rispetto ai temi a me cari, come agricoltura e caccia. Quel che è più importante è che i cacciatori bresciani che mi hanno accordato la loro fiducia devono essere orgogliosi, perché hanno comunque una loro rappresentanza in Giunta e io per passione e vocazione famigliare dedicherò a loro tutto il tempo necessario. Non cambierà nulla: sarò l’assessore cacciatore al Turismo di Regione Lombardia.

Quale sarà la sfida del suo mandato?

La sfida principale del mio mandato sarà sicuramente portare al di là dei confini della Lombardia tutte le nostre eccellenze turistiche. Dobbiamo farle conoscere a livello internazionale. La Lombardia vanta luoghi di straordinaria bellezza, un’imprenditoria turistica di grandissimo pregio e quindi ritengo che il primo obiettivo sia che tutto il mondo debba conoscerla. Siamo anche la prima Regione in termini di Pil rispetto al settore della moda e del design e questo deve diventare per noi non solo un vanto, ma un grande biglietto da visita per attrarre visitatori da tutto il mondo.

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