Rapinano rider in pieno centro, nei guai anche un 14enne

Una «batteria» di quattro giovanissimi. Entrati in azione in pieno centro e in pieno giorno lo scorso settembre. Obiettivo? Il portafogli di un rider di origini afghane impegnato nelle quotidiane consegne di cibo per una nota azienda del settore. Per due di loro, ora, sono scattati gli arresti domiciliari, dopo che i Carabinieri della Stazione di Piazza Tebaldo Brusato sono risaliti a loro tramite testimonianze e la visione delle riprese della videosorveglianza.

A destare maggior sorpresa è la giovanissima età di uno dei componenti del gruppo, finito ai domiciliari nella comunità alla quale è stato affidato dal Tribunale dei Minori: oltre ad una ragazza 21enne di Brescia, infatti, ad agire secondo la ricostruzione dei militari fu un ragazzino di appena 14 anni della Valsabbia.

I due, assieme ai complici ancora non identificati, avevano avvicinato il rider con una scusa, poi dopo averlo spintonato lo avevano bloccato: mentre alcuni dei giovanissimi rapinatori lo trattenevano dalle spalle, gli altri provvedevano a mettere le mani sui 900 euro che custodiva nel portafogli all'interno di un marsupio. 

Poi la fuga, contrastata dalla vittima, riuscita in un primo momento a inseguire e bloccare uno dei suoi aggressori: a farlo desistere dalla presa aveva provveduto la 21enne, rifilando un morso al braccio al malcapitato rider, costretto a lasciare il rapinatore per il dolore patito.

 Al termine delle indagini, il gip su richiesta della Procura ordinaria e di quella dei minorenni, ha emesso ordinanza di custodia cautelare per i due presunti aggressori. Negli auspici, dopo gli arresti, potrebbero avere presto un nome anche gli altri due complici fin qui irreperibili.