Raffica di furti nelle ville di Costalunga: il quartiere ora chiede più sicurezza

Le telecamere hanno ripreso lo stesso uomo mentre entrava nelle abitazioni. Segnalato anche un drone che sorvola i giardini
Un fermo immagine del ladro entrato in azione - Foto © www.giornaledibrescia.it
Un fermo immagine del ladro entrato in azione - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Braccio tatuato, cappellino calato sul viso, mascherina e guanti. E mosse sicure e decise per fare irruzione nelle ville di Costalunga insieme ad un complice.

Almeno quattro diverse telecamere private lo hanno ripreso nell’ultimo mese scavalcare cancelli e recinzioni per farsi strada all’interno delle proprietà. Tre episodi si sono registrati solo in via del Lazzaretto sabato sera. E il quartiere ora chiede maggiore sicurezza, con i residenti che si stanno organizzando per una raccolta firme.

Nelle chat dei residenti e nei gruppi sono in molti ad aver raccontato quanto hanno subìto e che si sono preoccupati nel capire che gli episodi si sono susseguiti nell’ultimo periodo. Il racconto che colpisce di più è quello di quanto successo sabato notte in via Lazzaretto.

Il primo episodio è quello accaduto ad una famiglia attorno alle 22.30. Non si trovavano in casa ma hanno ricevuto la segnalazione che in casa loro era suonato l’allarme. Immediatamente hanno contattato il servizio privato di vigilanza e hanno anche controllato da cellulare le immagini delle telecamere di sorveglianza per sperando che si trattasse di un falso allarme. «E invece si vedevano queste due persone che hanno scavalcato e sono entrate nel mio giardino - racconta il proprietario - li ho anche sentiti parlare: italiani». La sirena dell’allarme li ha fatti allontanare prima che potessero farsi strada all’interno dell’abitazione. La pattuglia dei carabinieri intervenuta subito dopo ha passato al setaccio la zona, ha atteso almeno trenta minuti ma senza che i malviventi ripassassero in zona e ha poi proseguito il suo servizio. «Evidentemente si erano nascosti nella boscaglia dietro le case perché un’ora più tardi è stato il turno di un’altra famiglia». I proprietari erano in casa, hanno sentito i rumori e allertato le forze di polizia. Anche in questo caso però le ricerche non hanno dato esito. «La terza famiglia ha scoperto l’accaduto più tardi, nel cuore della notte. Ha trovato le inferriate tagliate e la casa svaligiata».

Un caso simile è accaduto la settimana precedente in via Val Giudicarie. «Erano le 17, eravamo fuori. Abbiamo trovato le inferriate di una finestra tagliate e la casa sottosopra», spiega il padrone di casa. In questo caso «non abbiamo visto le persone nelle immagini ma una auto, di cui abbiamo segnalato marca e modello ai carabinieri, che si allontanava». E non sarebbe il solo «nella stessa sera altre due famiglie che abitano nella nostra via hanno avuto la stessa brutta sorpresa».

Il quartiere Costalunga è una delle zone residenziali più rinomate della città ed è inevitabile che entri nel mirino di bande di ladri «in modo particolare nei periodi di vacanza quando le case si svuotano» spiega la presidente del Consiglio di quartiere Maria Carmela Iacono. «Ci hanno segnalato episodi anche in via Maiera e in via Riccobelli. Dopo alcune truffe ai danni di anziani e dopo che c’erano stati gli scippi degli orologi con la tecnica dell’abbraccio siamo particolarmente attenti, ci scambiamo in chat segnalazioni e allarmi».

Nelle scorse ore qualcuno ha notato un drone che sorvolava i giardini delle case e ha ritenuto che potesse essere un sopralluogo dall’alto di qualche malintenzionato. «In passato avevamo chiesto al Comune di mettere delle telecamere con i lettori targa ai due ingressi del quartiere e il comandante della Locale mi aveva fatto vedere un progetto sul quale stavano lavorando ma poi non abbiamo più saputo nulla» ha spiegato ancora la presidente.

La questione della sicurezza nella zona, dopo i ripetuti furti nelle abitazioni che sono stati segnalati ma anche dopo gli scippi e le truffe agli anziani che vivono soli, accende la discussione in quartiere e «nella seduta del Consiglio di lunedì prossimo valuteremo se ci sono altre azioni che possiamo intraprendere oltre a scrivere alle autorità competenti e segnalare alle forze di polizia» conclude la presidente. 

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