Dopo la pandemia tornano a crescere i furti nelle case dei bresciani

Nonostante l’aumento, i valori sono ancora lontani dai dati che si erano registrati nel 2019 e prima
Cresce la percezione di insicurezza dei cittadini - © www.giornaledibrescia.it
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Aumentano i reati denunciati nel 2022 in provincia di Brescia che tornano a superare la quota di 40 mila. Un incremento che porta le denunce registrate nel bresciano a 42.083, con un incremento sull’anno precedente nell’ordine delle 2.498 denunce, pari al +6,3%.

Tornano ad aumentare anche i furti nelle case dei bresciani dopo la netta flessione nell’anno della pandemia e il rimbalzo registrato già nel 2021. Un incremento importante, con +517 denunce, pari al +16,5%, che porta a 3.679 i drammi che i bresciani hanno subito per la violazione della propria intimità. L’entità delle denunce per i furti in casa supera quindi ampiamente le 2.417 denunce del 2020, che, nel 2021, erano salite a 3.145.

Tuttavia, se consideriamo che da tempo ormai si è chiusa la fase del tutti a casa, il dato del 2022 rimane al di sotto di quello registrato prima della pandemia, ai 4.099 furti in abitazione del 2019. Va detto che questo reato, dopo il picco toccato nel 2016, con 5.764 denunce in provincia di Brescia, negli ultimi anni segna una certa riduzione.

Fenomeno in calo rispetto al 2019

Tornando al dato complessivo, dopo il calo drastico nel corso del 2020, con i mesi di lockdown, tornano ad aumentare i reati denunciati in provincia di Brescia, pur restando su valori assai inferiori rispetto a quelli pre pandemia. In realtà, tornata la normalità, prosegue il trend di incremento già registrato nel 2021, con 39.585 delitti, qualcosa di più rispetto alle 33.818 denunce al 2020, ben al di sotto delle 43.395 registrate nel 2019. In altri termini i delitti denunciati nel 2022, nonostante l’aumento nelle due ultime annualità, restano oltre un migliaio in meno rispetto al dato pre pandemia, quello del 2019, pari al - 3%. Dopo anni di discesa costante, nel biennio 2021-22, si registra, quindi, un aumento che non sembra ancora contraddire la dinamica generale.

Infatti allargando lo sguardo all’ultimo periodo, la dimensione del calo dei delitti nel Bresciano appare decisamente rilevante se consideriamo che nel 2015 superavano quota 54 mila mentre oggi, nonostante il rimbalzo negativo dell’ultimo biennio, siamo quota 42mila. Si tratta, tutto sommato, di un dato atteso che, tuttavia, rimane contenuto e non profila, ad oggi, alcun allarme sicurezza.

La città

Restando in provincia di Brescia si osserva come nel 2022 in città si concentra una parte rilevante della delittuosità, con oltre 11mila denunce, oltre un quarto del totale provinciale, il 27,2%. Le 11.432 denunce registrate a Brescia corrispondono a 58,2 per ogni 1000 abitanti, un valore decisamente più elevato rispetto al dato medio provinciale, fissato a 33,6 denunce per ogni mille abitanti nel 2022. Ma, ovviamente, forte, anche se non esaustiva, è la correlazione tra delittuosità e dimensione demografica, cui si somma il flusso di persone che transitano nell’area metropolitana.

La provincia

Alle spalle di Brescia si collocano Desenzano (2.288 denunce), Montichiari (934), Chiari (772), Lonato (744), Roncadelle (685), Rovato (676) e Palazzolo S.O. (639). Ma, al di là del numero delle denunce, ben diversa è la densità dei reati, che tocca i valori più elevati a Desenzano (78,6 per ogni 1.000 residenti), Roncadelle (74,4), Manerba del Garda (67,5), Sirmione (63,4), Marone (59,7), Limone sul Garda (58,4), Brescia (58,2), Nuvolento (56,7), Iseo (53,4), Ponte di Legno (52,1) e Padenghe sul Garda (51,1). Tratto comune per i centri con la maggiore densità di reati la connotazione turistica e la presenza di rilevanti attività commerciali.  

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