Quante Brescia in una sola città

Sabato scorso ho accompagnato amici tedeschi che visitavano Brescia per la prima volta, e ho visto la mia città attraverso i loro occhi: un centro ricco di storia e di stile, musei gremiti e di grande fascino, piazze luminose e strade pulite, dehor dei caffé per tutti i gusti. E soprattutto - ovunque - gente sorridente, tranquilla e soddisfatta del luogo in cui vive.
Fortunatamente giovedì sera i miei amici tedeschi erano già ripartiti. Altrimenti avrebbero visto attorno allo stadio di Mompiano una città messa a ferro e fuoco da gruppi violenti, le forze dell’ordine costrette a intervenire davanti a fumogeni, auto incendiate, assalti di ultras, panchine divelte, lanci di sassi.
Quante Brescia abitano in una stessa città? Siamo quelli orgogliosi che vivono la Capitale della Cultura o siamo quelli degli ingiustificabili tafferugli? E potremmo continuare. Siamo quelli delle auto di lusso o quelli che faticano a pagare l’affitto? Quelli delle aziende d’eccellenza tecnologica o quelli dei ragazzi che né studiano né lavorano?
Quante Brescia abitano nella stessa città senza incontrarsi. Quante traiettorie sociali e culturali che si divaricano. Eppure quel che ha caratterizzato Brescia è sempre stata la capacità di tenere assieme, di legare. Magari rifugiandosi in una medietà un po’ grigia, che però non lasciava fuori nessuno. In un equilibrio che non va rinnegato ora.
@Buongiorno Brescia
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