Quando Montalbano era una spanna sopra gli altri uomini

La penna di Camilleri ha lasciato deluse molte lettrici per l'inattesa infedeltà del commissario all'eterna fidanzata Livia
Zingaretti nei panni del commissario Montalbano - © www.giornaledibrescia.it
Zingaretti nei panni del commissario Montalbano - © www.giornaledibrescia.it
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Anche Montalbano ha gettato la fedeltà alle ortiche, lasciando le sue ammiratrici con la bocca allappata come se avessero mangiato un limone. Il «masculo siculo» con le gambe storte che piacciono tanto alle donne, serio e posizionato dalla fronte spaziosa e il sorriso accattivante, le ha lasciate piuttosto basite. Nemmeno la buccia edibile degli agrumi di Sicilia ha reso commestibili le corna, offerte come cassatine di ricotta dolce da Andrea Camilleri il quale, sul finire della sua vita forse ha voluto cambiare pelle al suo personaggio.

Nel romanzo «Il metodo Catalanotti», egli scrive la parola fine della relazione con l’eterna fidanzata, suscitando una cocente delusione in quante avrebbero messo mani e piedi dentro la stufa per quell’amore rinnovato senza i voti nuziali in quasi cento racconti. Nessuna bella donna lo aveva mai fatto capitolare del tutto, il Commissario era stato spesso sul punto di... ma una visita improvvisa o una provvidenziale telefonata salvava ogni volta capra e cavoli. Livia traballava ma restava sempre con lo scettro bene in vista di regina di cuori. Poche parole al telefono chiudono un lunga storia a distanza mai ben definita, dove lei dichiara la stanchezza che sopravviene nel condurre vite separate, sperando inutilmente di essere contraddetta. Segue un silenzio carico di abbandono dentro il quale solo Salvo prova nuove emozioni e sente il bisogno di quella convivenza mai considerata prima, senza più provare dubbi o ripensamenti.

Alcune donne si saranno di certo immedesimate in un tradimento reale, e quanti vivono relazioni «di contrabbando» avranno forse alimentato l’illusione di vedere realizzate le loro aspettative. A me ha ricordato il greve modo di dire popolare valsabbino: «Sulle strade troppo lunghe ci fanno la pipì anche i cani». Spero vorrete scusare il paragone poco elegante, ma esso esprime la disillusione di chi considera i sentimenti una garanzia improbabile quando vengono diluiti come rimedi omeopatici in un lago di presenza-assenza. Tutti sperano che quanto non succede in dieci anni possa accadere in dieci minuti, tuttavia Camilleri liberandolo dalla fedeltà non gli ha reso un gran servigio. Condannandolo alla magra figura di traditore ha cancellato in poche battute il suo fascino di «uomo perbene» che lo innalzava una spanna sopra gli altri. Forse come ha detto la mamma di Carla Boroni: «Dopo il Covid, anche Montalbano al sé rimbambit per ’na gnarela...».

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