Provincia, risolto (per ora) il nodo consiglieri incompatibili

L’Aula ha convalidato l’elezione di Sisti, Bertagna e Bazzani in attesa del parere dell’avvocatura
PROVINCIA, OK AI TRE CONSIGLIERI
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Partenza a ostacoli per il nuovo Consiglio provinciale. Superati, sia pure con qualche affanno. Ieri pomeriggio prima seduta dell’Assemblea dopo le elezioni del 18 dicembre, che hanno mandato a Palazzo Broletto otto consiglieri di centrodestra e altrettanti di centrosinistra, con il presidente Samuele Alghisi a far pendere la bilancia dalla parte di quest’ultimo.

Sul tavolo dell’Aula innanzitutto la grana sollevata dalla segreteria generale dell’ente, secondo cui i consiglieri Roberta Sisti e Alberto Bertagna del centrodestra, Antonio Bazzani del centrosinistra, sarebbero incompatibili con la carica. I primi due perché componenti del Consiglio di amministrazione, rispettivamente, di Acque Bresciane e di Garda Uno, società partecipate dalla Provincia. Bazzani perché dipendente di una azienda privata che avrebbe rapporti con l’ente.

Dopo un lungo confronto dell’Assemblea in seduta segreta e vari conciliaboli all’interno dei due schieramenti, la decisione: l’elezioni dei tre consiglieri è stata convalidata, ma nei prossimi giorni l’avvocatura della Provincia dovrà pronunciarsi e fornire una parola definitiva. In ogni caso, ieri Sisti e Bertagna hanno dichiarato che, nel caso di una loro accertata incompatibilità, opteranno per il ruolo di consiglieri provinciali. Bazzani ha detto di avere rimosso ogni problema, ricevendo «il parere positivo della segreteria generale». La verifica, in ogni caso, riguarderà tutti e tre. È stata questa la condizione per il voto favorevole del centrodestra alla convalida (astenuti i tre interessati).

I consiglieri sono sedici più il presidente - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
I consiglieri sono sedici più il presidente - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it

«Le norme sulle incompatibilità sono contradditorie», ha sottolineato il presidente Alghisi in video da remoto («Sono in quarantena, sto aspettando l’esito del tampone»). «Spero che il caso di Brescia serva a fare chiarezza anche per gli altri». I Consigli di amministrazione di Acque Bresciane e Garda Uno scadranno nei prossimi mesi. «Siamo pronti a dimetterci se sarà necessario», hanno detto Sisti e Bertagna, sia pure dispiaciuti «di non poter completare il lavoro avviato». Centrodestra e centrosinistra si sono trovati d’accordo nel chiedere all’avvocatura di avere la risposta in una decina di giorni. Deleghe. Alghisi ha poi comunicato all’Assemblea la distribuzione delle deleghe. Confermate le nostre anticipazioni di domenica. Vice, con la responsabilità di Ambiente e Aeroporto, è ancora Guido Galperti.

Continuità anche per Filippo Ferrati (Istruzione, edilizia scolastica), Diletta Scaglia (Bilancio), Gianpiero Bressanelli (Comunità montane), Antonio Bazzani (Protezione civile, pianificazione). New entry sono Roberto Bondio, che si occuperà di trasporto pubblico locale, e Massimo Vizzardi, strade e opere pubbliche. Il primo Consiglio ha avuto un tratto notarile. L’unica nota politica è stata la promessa di Alghisi di «collaborare con tutte le componenti dell’Assemblea. Perciò nei prossimi giorni cominceremo a istituire le commissioni dove discutere dei temi importanti».

Organismi scomparsi con la riforma Delrio che nel 2014 depotenziò le Province in vista della loro abolizione mai avvenuta. L’opposizione ha preso atto della mano tesa, ma l’inizio, ha detto Bertagna, non è positivo: «Speravamo che prima della distribuzione delle deleghe ci fosse un confronto preliminare con noi. Anche perché fra nove mesi il nuovo presidente potrebbe essere del centrodestra».

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