Protesta al seggio, mangia la scheda elettorale
La protesta è insolita, non c'è che dire. Forse non proprio efficace, dato che non si è capito bene a cosa servisse. Il protagonista è Salvatore Brosco, già noto per aver preso parte al presidio del movimento 9 dicembre in via Orzinuovi, per aver cercato di darsi fuoco in piazza San Pietro, a Roma, e per essersi incatenato davanti all'assessorato all'Istruzione di Brescia. Attorno alle 10 di domenica è entrato nel seggio allestito nella scuola media Kennedy, alla Badia, facendosi consegnare la scheda come un qualsiasi elettore. Invece di votare, il 46enne si è però infilato in bocca la scheda gustandola davanti agli obiettivi di macchine fotografiche e telecamere, prontamente allertate dall'interessato.
Il tutto è avvenuto sotto gli sguardi stupiti di scrutatori e votanti, con una piccola claque ad applaudire il gesto. Una volta masticata per bene, ha restituito la carta appallottolata e umidiccia onde evitare una denuncia. Il motivo esatto della protesta? Ancora non è chiaro: Brosco, disoccupato con cinque figli, non ha infatti detto una sola parola. Ha solo accennato al fatto di non sentirsi rappresentato e ha poi chiesto al presidente del seggio di scrivere che la scheda era stata masticata. Accontentato.
Emanuele Galesi
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