Processo Sorrentino, vittima ritira la denuncia per stupro

La donna avrebbe subito una violenza sessuale di gruppo. Quarto caso di ritrattazione nello stesso processo.
Il Tribunale di Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Il giorno dopo l’ultima udienza si è presentata in questura. «Voglio ritirare la denuncia» ha detto Simona Obesalini, 40enne che si è costituita parte civile nel processo sulle presunte estorsioni con modalità mafiose a carico di Massimo Sorrentino e altri 16 imputati.

La donna il 21 luglio 2018 sarebbe stata vittima di una violenza sessuale di gruppo. Davanti agli agenti della questura la 40enne non ha spiegato i motivi della sua decisione di ritirare la denuncia.

Sta di fatto che si tratta dell’ennesima presunta vittima che fa un passo indietro in questa fase. Era già accaduto con Marco Seramondi, figlio di Frank, che in aula ridimensionò il suo racconto sulla richiesta da 15mila euro di Sorrentino&co per fare piazza pulita degli spacciatori fuori dalla pizzeria d’asporto alla Mandolossa. Ma era successo anche nell’udienza del 16 dicembre con Silvana Paderno proprietaria, con il compagno, dei muri della pizzeria gestita da Sorrentino, che la notte del 9 aprile 2017 trovò l’auto bruciata. Dalla paura dell'epoca è passata un mese fa a dichiararsi tranquilla. 

Brusca retromarcia anche da parte di Claudio Ruggeri, che sentito in fase di indagine sulle presunte pressioni per saldare un debito disse: «Non voglio dire nulla in merito per non subire altre minacce». Prima di Natale in aula ha però raccontato: «Non mi hanno mai minacciato». 

 

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