Premio Bulloni 2023, a Casa Ronald si sta in famiglia

Dal 2008 accoglie i bambini ammalati che vengono da lontano per curarsi al Civile. A loro va il Premio Collegio Notarile Brescia
Ai volontari di Casa Ronald va il Premio Collegio Notarile Brescia - © www.giornaledibrescia.it
Ai volontari di Casa Ronald va il Premio Collegio Notarile Brescia - © www.giornaledibrescia.it
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Quasi fossero zii, cugini neanche troppo alla lontana, gli operatori e i volontari di Casa Ronald hanno un’unica priorità: l’accoglienza in ogni sua declinazione. A tutti loro, ai tre operatori e alla trentina di volontari che gravitano attorno alla branca bresciana della Fondazione per l’infanzia «Ronald McDonald», è andato il Premio Collegio Notarile.

Cosa fanno?

Danno una casa vera ai bambini ammalati e alle loro famiglie, che vengono da lontano per far sì che i propri cuccioli vengano curati al Civile. Lo fanno nella grande struttura di proprietà della Fondazione Casa di Dio Onlus, che gestiscono in comodato d’uso: «Una struttura molto grande - racconta Martina Ferrari, che ne è la responsabile -, suddivisa in sette appartamenti bilocali completi e confortevoli, ma anche in spazi comuni (tra i quali la nuova sala polivalente, fresca di inaugurazione): le famiglie possono vivere momenti di privacy, dunque, ma anche di condivisione».

L’associazione è attiva a Brescia dal 2008 e opera nella convinzione che una famiglia che affronta la malattia di un figlio non debba avere altre preoccupazioni o incertezze su dove alloggiare, dove consumare un pasto, dove riposare un po’. E la vicinanza della famiglia al bambino in cura è una medicina potente, essenziale e irrinunciabile: «Ci occupiamo noi di tutto. Dall’accoglienza intesa proprio come check-in all’arrivo, al sostegno e all’ascolto, fino a servizi di genere diversissimo, tra cui il trasporto verso l’ospedale, la spesa, le ricorrenze: festeggiamo i compleanni, le festività. Con gli ospiti si diventa quasi una famiglia - spiega Martina - perché ci siamo sempre, presenti 365 giorni l’anno e anche di notte, grazie a un servizio di vigilanza: l’obiettivo è far sì che le famiglie si sentano tranquille in ogni momento, del giorno e della notte, che non abbiano nulla a cui pensare. Ciascuno di noi ha le proprie mansioni, ma la priorità di tutti è l’accoglienza». Il Premio? «Una grande sorpresa per tutti noi».

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