Ponte dell’Immacolata quasi «sold out»: neve, cultura e qualità attraggono i turisti

Benissimo le prenotazioni in alta montagna e città. Federalberghi: «È uno degli anni migliori di sempre»
L'alta montagna sold out - © www.giornaledibrescia.it
L'alta montagna sold out - © www.giornaledibrescia.it
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La neve che fa tanto Natale e divertimento, il freddo che contribuisce a creare l’atmosfera, le piazze che diventano piste di pattinaggio, le spa rigeneranti, il lago che in inverno è ancora più bello, lo shopping per i regali, i primi presepi, i ristoranti che nutrono il corpo e la mente, la cultura con la «C» maiuscola.

Gli ingredienti tali da rendere la nostra provincia super appetibile agli occhi dei turisti (in primis italiani) anche in questo periodo dell’anno ci sono tutti. Alessandro Fantini, numero uno di Federalberghi, ne è convinto. E le prenotazioni per il weekend dell’Immacolata lo dimostrano: «Grazie alla neve che rende questo un inverno "vero" l’alta montagna è pronta a raggiungere il sold out - fa sapere il presidente -. E sta andando alla grande anche in città e sui laghi».

Certo, sul Garda, ad esempio, solo «due strutture su dieci sono aperte, ma stanno lavorando tantissimo». Dispiace per il Maniva che l’altro ieri ha annunciato di non aprire gli impianti domani, sabato e domenica. Per il resto il fine settimana promette bene, così come sono «ottime», parola di Fantini, le previsioni per Natale e San Silvestro: «Ricorderemo il 2023 come uno degli anni migliori di sempre - commenta -: per conoscere i numeri è presto, ma sembra che siano migliori del 2019 e forse anche del 2022. Merito dell’alta qualità dei servizi offerti, dei prezzi buoni, dalla possibilità di fare esperienze (in termini di sport, enogastronomia...) e dell’anno della Cultura».

Oltre la Capitale

Circa quest’ultimo punto l’auspicio di Fantini è che, concluso il 2023, Brescia riesca a mantenere il suo appeal da Capitale. È d’accordo il collega Rabot Nicolas, direttore di Ac Hotel: «Grazie ai turisti e alla ripresa dei viaggi di lavoro quest’anno abbiamo registrato un +11% rispetto al 2022. Nel 2023 Brescia ha dimostrato di avere molto da offrire e di non essere solo una città industriale. Speriamo che il braciere della Capitale non si spenga: le iniziative di alto richiamo devono continuare».

Gusto

Molto soddisfatto dell’anno in corso è anche Graziano Pennacchio, amministratore delegato di Visit Brescia: «In termini di presenze tra maggio e settembre, abbiamo la sensazione che quando arriveranno i dati ci piazzeremo primi in Lombardia. Il weekend dell’Immacolata sarà buono e per la fine dell’anno ci avviciniamo al tutto esaurito».

Si confermano molto richiesti i soggiorni e i pasti in agriturismo: «Per il pranzo di Natale quasi tutte le nostre strutture sono al completo - rivela Gianluigi Vimercati, imprenditore agricolo franciacortino e presidente regionale del settore per Confagricoltura -. Quest’anno, inoltre, registriamo un ulteriore aumento dell’interesse delle aziende e dei privati per i prodotti agricoli locali».

Marmellate, olio, vini, salumi e formaggi vengono scelti sempre più come regali di Natale. Quanto, poi, a questo weekend «gli agriturismi lavorano bene: i turisti cercano degustazioni ed esperienze».

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