Piattaforma in tilt, le nomine si fanno al provveditorato

Il sistema informatico non funziona a dovere, convocazioni all’Ust di via Sant’Antonio
Un'aula scolastica
Un'aula scolastica
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La rivoluzione informatica ha funzionato solo a metà, per le nomine in ruolo del personale scolastico: si torna al consueto sistema delle convocazioni in via Sant’Antonio, per la scelta delle sedi scolastiche, all’interno dell’ambito territoriale assegnato dall’Ufficio scolastico regionale.

Lunedì mattina sono attesi i nuovi docenti di ruolo (con nomina che avrà effetto dal primo settembre) di alcune classi di concorso di scuola secondaria; martedì pomeriggio si presenteranno i vincitori di concorso delle scuole dell’infanzia e primaria; mercoledì 29 si procederà con i destinatari di nuove nomine da graduatorie ad esaurimento (sempre per infanzia e primaria) e giovedì 30 si completerà il quadro delle operazioni con assegnazioni di sede per l’insegnamento «comune» nella scuola primaria. In termini numerici, è quest’ultimo il settore più consistente di nuove nomine, ma tutte le 166 disposte dalle graduatorie ad esaurimento (Gae) per la nostra provincia risultano «con riserva», nell’attesa della soluzione di un contenzioso che già si preannuncia sfavorevole per i ricorrenti, diplomati magistrali entro l’anno 2002.

La semplificazione promessa, di una comoda scelta al computer degli ambiti lombardi e delle sedi di alcune province, tra cui Brescia, si è dimostrata meno facile del previsto nella prima fase e viene accantonata, per la seconda. Esprime contrarietà l’Unione sindacale di base Scuola Lombardia, riguardo a un sistema che «si sta rivelando infernale per i docenti e fallimentare per l’amministrazione». Le critiche si appuntano, oltre che sulla possibilità di rischiosi errori e ritardi, sulla delega ad enti privati (in questo caso la società Sigeco) di operazioni di competenza degli Uffici scolastici, che richiederebbero un rafforzamento degli organici.

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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