Per il 2023 l'installazione «Fabbrica del futuro» dedicata a cultura e impresa

Confindustria Brescia ha lanciato un progetto per le aziende in vista dell'anno di Bergamo Brescia Capitale della cultura
Il logo di Bergamo e Brescia Capitale italiana della cultura 2023 - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
Il logo di Bergamo e Brescia Capitale italiana della cultura 2023 - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
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Cultura e impresa, impresa e cultura: per Confindustria Brescia i due aspetti della brescianità sono strettamente legati. Ed è seguendo questi fili rossi che l’associazione ha presentato ieri la prima iniziativa pensata per l’appuntamento Bergamo Brescia Capitale della cultura 2023.

Si intitola «Fabbrica del futuro» e, in sostanza, vuole proporre in ottica collaborativa una grande e partecipata installazione che parli di impresa e buone pratiche ai bresciani e ai visitatori. «Si tratterà del punto di vista di Confindustria Brescia declinato per l’occasione - ha annunciato in conferenza stampa il vicepresidente Paolo Streparava -. Per questo progetto abbiamo selezionato l’aspetto che pensiamo rappresenti meglio il nostro spirito, ovvero il fare impresa guardando alla tradizione ma anche al futuro».

Così, concretamente, dopo essersi confrontati con il Comune di Brescia, i promotori hanno scelto di indire un bando rivolto alle aziende associate per coinvolgerle nella realizzazione dell’installazione «Fabbrica del futuro», un percorso fisico e virtuale che verrà costruito in un parco della città, con cinque «milestone» a simboleggiare i temi individuati come essenziali, ognuno rappresentato da una delle imprese selezionate: la cultura d’impresa, la sostenibilità, la ricerca e l’innovazione, il capitale umano e la contaminazione. «Ogni azienda sarà quindi il migliore esempio di una delle cinque buone pratiche bresciane», hanno sottolineato gli organizzatori del progetto.

Da sinistra Laura Castelletti, Paolo Streparava, Giancarlo Turati
Da sinistra Laura Castelletti, Paolo Streparava, Giancarlo Turati

Le imprese potranno dunque, fin da ora ed entro il 15 ottobre, presentare la propria proposta progettuale, descrivendo le proprie caratteristiche e la propria natura (la mail di riferimento è capitalecultura2023@confindustriabrescia.it e le informazioni si trovano sul sito di Confindustria Brescia).

Le cinque idee vincitrici verranno poi trasformate in file multimediali inseriti nelle postazioni che punteggeranno il percorso della fabbrica in miniatura. Che, anticipa Streparava, sarà sicuramente sostenibile e costruita con materiali riciclabili, ma soprattutto smontabile e rimontabile. Ad affiancare Confindustria nella realizzazione del progetto saranno innexHUB per la parte tecnologica e il Comune di Brescia.

Laura Castelletti, vicesindaca e assessora alla Cultura, ha riassunto in tre punti gli obiettivi centrati da «Fabbrica del futuro»: «Il metodo (con una progettazione partecipata senza un’unica direzione artistica); i temi del dossier (dato che si parla della cultura del lavoro che contraddistingue la storia di Brescia, ma anche di innovazione); e infine l’attenzione al lascito. Il 2023 non sarà un evento chiuso, perché permetterà a Brescia di puntare alla valorizzazione del territorio». La Fabbrica del futuro, inoltre, è per Castelletti «anche possibile pilastro per chi dovrà costruire le fondamenta del Musil, sperimentando qui una prima occasione di contenuti».

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