Per 50 bimbi una notte nelle tende della Protezione civile

Ieri mattina la sveglia sarebbe dovuta suonare alle 7.30, ma alle 6 i più già erano con i piedi fuori dalle brande, impazienti di cominciare le attività di giornata, e di dare seguito a quanto avviato durante il sabato. Perché nei panni di volontari della protezione civile i bambini delle classi quinte di Botticino e Mazzano (circa una cinquantina) si sono trovati perfettamente a loro agio.
Così, la prima esperienza di due giorni di campo, notte compresa, voluta e predisposta dai gruppi di Protezione civile dei due Comuni si è chiusa con un bilancio positivo per tutti. «I bambini - conferma il capogruppo di Botticino, Nicola Busi - una volta giunti al campo, nel pomeriggio di sabato, si sono presto adeguati al contesto, approcciando le varie attività con entusiasmo e attenzione».
Per loro erano state allestite oltre 10 tende e pensate diverse situazioni appartenenti a orizzonti di emergenza differenti e gestiti da realtà altrettanto eterogenee. Divisi in gruppo, dopo aver familiarizzato con il piano comunale di emergenza, bussola e gps alla mano si sono quindi misurati con percorsi di orientamento, hanno predisposto il necessario in caso di dissesto idrogeologico, armeggiando quindi pale, sabbia e sacchi, si sono destreggiati anche con idranti e manichette.
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