Parco delle cave, ecco (finalmente) fontane e panchine

Cominelli: «A settembre via al confronto con le diverse associazioni per stabilire il palinsesto delle attività»
  • Le panchine al Parco delle cave
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Ora ci sono. Non ancora tutte, ovviamente, ma ci sono. Bianche e dal design moderno, alcune con schienale altre senza, tutte pronte a offrire un po’ di riposo a chi si troverà a voler «spezzare» la passeggiata o l’allenamento quotidiano nel parco più grande d’Europa. Signore e signori, il Parco delle cave ha le sue tanto attese panchine e non solo.

Ieri mattina - dopo aver messo a punto gli allacciamenti - tecnici e operai erano al lavoro anche per procedere con il posizionamento delle prime due fontanelle. Con ordine. Al momento sono in tutto quattordici le sedute disseminate nel ciclopico polmone urbano: una decina vanno a puntellare di bianco il parco di via Cerca, mentre quattro sono sistemate sul lenzuolo verde che si estende a partire da via Bose. Le due fontanelle saranno invece pronte all’uso di qui a qualche giorno: la prima si trova tra via Brocchi e via Cerca, a pochi metri dall’ingresso al parco (ingresso che è ora segnalato dai cartelli); la seconda sarà invece nel lato sud, in via Bose.

Questione di una manciata di giorni, poi, anche per l’arrivo dei servizi igienici: in questa prima fase, in attesa cioè che i lavori da progetto verranno messi a punto col trascorrere dei mesi, saranno posizionati due bagni chimici. Percorsi. L’occasione della «posa dei primi servizi» - più volte richiesti a gran voce dai cittadini più affezionati all’oasi urbana - è stata anche il primo sopralluogo da assessore di Miriam Cominelli. Scortata dal collega Fabio Capra - che le ha ceduto il testimone della supervisione del parco dopo un triennio alla regia dell’operazione - la titolare dell’Ambiente ha scandito anche i prossimi passi del progetto.

«Nel bilancio sono appostate risorse per dotare via via quest’area dei servizi necessari. A partire da settembre, ad esempio, si lavorerà a una cartina da mettere a disposizione sia all’ingresso del parco, per meglio orientarsi, sia alla fermata della metropolitana così da indicare come raggiungerlo e quali sono i diversi percorsi possibili». Il passo successivo punterà a sistemare una serie di tavoli e di panche, così da dare vita a delle vere e proprie aree pic nic, «spazi che pensiamo di collocare in diverse zone».

Non è tutto. «Dopo l’estate e durante tutto quest’anno si lavorerà all’architettura organizzativa insieme alle associazioni del territorio, cosicché dalla prossima primavera siano già operative diverse attività» annuncia l’assessore. Il tutto tenendo ben presente l’essenza del Parco delle cave, non paragonabile a Tarello o Ducos: «Bisogna ricordare - rimarca Cominelli - che questo non è un giardino pubblico, ma è la più grande area di mitigazione urbana d’Europa e quindi ci saranno certo i servizi essenziali, ma la vocazione è ben differente». Intanto domenica 26 agosto si svolgerà il primo evento: la gara di triathlon «Città di Brescia».

 

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