Palpeggiamenti sulle figlie minori: padre condannato a sei anni

I fatti sono avvenuti in città: all’epoca la più piccola non aveva ancora dieci anni
Il tribunale di Brescia - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
Il tribunale di Brescia - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Il pubblico ministero aveva chiesto una pena più lieve. Ma il giudice ha ritenuto quelle condotte tanto gravi da ritenere adeguata una pena di sei anni di reclusione. È stato infatti condannato ieri mattina per violenza sessuale pluriaggravata commessa nei confronti delle due figlie.

Secondo l’accusa, sostenuta in un primo tempo dal sostituto Barbara Benzi e poi dal collega Antonio Bassolino il 52enne di orgine tunisina avrebbe abusato delle due bambine per cinque anni tra il 2009 e il 2014. L’uomo avrebbe «costretto le figlie minorenni a subire atti sessuali consistiti in ripetuti toccamenti delle parti intime e baci sulla bocca». Condotte aggravate dal fatto che la più piccola delle due, oggi entrambe maggiorenni, all’epoca dei fatti non aveva ancora compiuto dieci anni e la maggiore comunque non ne aveva ancora compiuti 14.

Negli atti del processo sono poi finite le diverse relazioni dei servizi sociali che avevano incontrato le due sorelline e anche i risultati delle indagini compiute sulla famiglia e sull’indagato da parte della Squadra Mobile della Questura di Brescia. Le due bimbe in quel periodo, proprio a causa di questa vicenda, erano state affidate ad una comunità protetta per minori dove sono state assistite per i traumi che avevano subito. Dal 2020 il padre risulta irreperibile ma la giustizia ha comunque fatto il suo corso e ieri mattina è stata emessa la sentenza di condanna.

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