Palazzo Martinengo chiama la Gen Z: arriva l'«Hu-Bs» culturale

Fondazione Provincia di Brescia Eventi, con altri partner, vuole così coinvolgere i giovani under 25 per progettare le attività dei prossimi anni
L'ingresso di Palazzo Martinengo, in piazza del Foro - © www.giornaledibrescia.it
L'ingresso di Palazzo Martinengo, in piazza del Foro - © www.giornaledibrescia.it
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Palazzo Martinengo chiama la Gen Z per provare a pensare insieme alla cultura di domani della città. Con lo sguardo rivolto al 2030 ma con l’intento di portare già un primo contributo per Brescia e Bergamo Capitali italiane della Cultura del 2023, inizia a prendere forma un hub culturale che punta a coinvolgere ragazze e ragazzi under 25 facendo leva sull’innovazione e sull’inclusività. L’obiettivo è riuscire a immaginare nuove attività culturali su tutto il territorio bresciano capaci di attirare le generazioni più giovani, rendendole al contempo protagoniste dei progetti futuri.

Nata su impulso del sondaggio «Giovani e pandemia» promosso dal Giornale di Brescia insieme alla cooperativa Sinapsi e al gruppo Foppa, l’idea di un hub culturale di Palazzo Martinengo si sta ora concretizzando grazie alla Fondazione Provincia di Brescia Eventi che, grazie a un finanziamento di 150mila euro ottenuto tramite il Bando Luoghi di innovazione culturale 2019 di Fondazione Cariplo, ha dato vita a un partenariato culturale di cui fanno parte numerosi enti e organizzazioni. Si chiamerà «Hu-Bs Martinengo» e ospiterà già a partire dai primi mesi del 2022, almeno nelle previsioni, uno young board (consiglio formato da giovani con meno di 25 anni) che avrà il compito di contribuire alle attività di Palazzo Martinengo con proposte rivolte a tutta la provincia. I temi? Culturali in senso ampio: arte, ambiente, letteratura, nuove tecnologie, ma anche enogastronomia, sport outdoor o musica. Tutto, insomma, quello che potrebbe risultare rilevante per quei ragazzi che hanno chiesto spazio per esprimersi, in dialogo con il resto della città.

Il nome «Hu-Bs Martinengo», presentato oggi in Broletto dalla vicedirettrice dell'Accademia Santa Giulia Ilaria Manzoni e dal presidente della Fondazione Castello di Padernello Domenico Pedroni, che ha fatto le veci della presidente di Fondazione Provincia di Brescia Eventi Nicoletta Bontempi, arriva dalla proposta di due studentesse del Santa Giulia, Laura Sartori e Valentina Zanagnolo, selezionata su 85 progetti raccolti durante il corso di Graphic Design. «Hu-Bs» come hub - cioè punto di incontro tra persone, opportunità ed esperienze, ma anche di convivialità, rete e incubatore tecnologico - e come Bs, che sta sia per Brescia sia per «be society», per convogliare l’idea di una società inclusiva con cui collaborare. «Con questo progetto vogliamo creare un incubatore di nuove proposte culturali per i prossimi anni in sinergia con il territorio, valorizzando ancora di più Palazzo Martinengo» ha detto il presidente della provincia di Brescia Samuele Alghisi.

Per arrivare alla costituzione dello young board, Fondazione Provincia di Brescia Eventi ha deciso di non lanciare una call ma procedere per fasi di coinvolgimento graduale. Oggi è iniziato un contest su Instagram per capire a quali nuove attività culturali interesserebbe partecipare ai giovani, presto saranno avviati focus group insieme all’Accademia Santa Giulia per lavorare su temi e servizi di cui si occuperà l’hub nel 2022. «I giovani non sono spettatori ma persone con cui lavorare insieme alla progettazione degli scenari futuri - ha spiegato Damiano Aliprandi, research director di Fondazione Fitzcarraldo, project manager di Kalatà e referente per lo young board dell’hub -. Per questo è auspicabile che lo young board abbia un ruolo operativo, così che possa portare cultura nella provincia con le sue modalità. Siamo in una fase propedeutica per trovare ragazze e ragazzi (in numero pari) davvero motivati a contribuire al progetto. È una scommessa che facciamo, sperando che possa effettivamente interessare le persone».

In attesa di vedere la risposta, gli spazi sono già pronti. Il progetto prevede infatti anche il recupero di alcune aree vicino all’ingresso dell’area mostre, con l’allestimento di postazioni interattive nella Sala del territorio e nella Sala minore. A curare i lavori è stata l’architetta Laura Salvatore Nocivelli. 

Per tutto dicembre intanto Palazzo Martinengo ospiterà esposizioni e laboratori che dialogheranno con il percorso espositivo. 

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