IL PUNTO
Ospedali: i ricoveri in costante crescita, ma nessun allarme
«Malgrado il dilagare dei contagi, accelerati dalla variante Omicron del virus, non si assiste ad un’impennata dei ricoveri: su 100mila persone positive, 1.100 vengono ricoverate in area medica e 120 in terapia intensiva. Con questo tasso di crescita dei casi, però, rischiamo comunque di intasare gli ospedali perché si può arrivare a 2 milioni di positivi».
Ad affermarlo è il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta. Numeri che non incoraggiano se si pensa che nell’ultima settimana nel Bresciano, certamente complice anche la crescita esponenziale dei tamponi effettuati, si sono registrati mediamente oltre 2.500 nuovi positivi al giorno. Ad incoraggiare un seppur cauto ottimismo è, appunto, la tenuta della rete ospedaliera bresciana.
Lo si evince anche dalla tabella: in sei giorni si è passati da 272 a 295 ricoverati in area medica in tutti gli ospedali della nostra provincia. Nelle terapie intensive (quelle aperte ad oggi sono all’Ospedale Civile, in Poliambulanza e all’Asst Garda) si è passati in una settimana da 18 a 25 pazienti ricoverati. E ci sono realtà - almeno in base ai dati ufficiali comunicati da Regione Lombardia - in cui i malati in area medica sono anche diminuiti: ad Esine da 20 a 15 e sul Garda da 69 a 61.
Complessivamente (area medica e terapia intensiva) nelle sei realtà analizzate i ricoveri sono aumentati di 30 unità, da 290 a 320. Un equilibrio tra nuovi ricoveri e dimissioni, se si considera che nella giornata di ieri negli ospedali bresciani sono entrate 32 persone per Covid.
A livello regionale ieri i nuovi ricoveri sono stati 194 e i dimessi 96 (tra questi, purtroppo, anche 19 deceduti). «La situazione dei numeri non ci incoraggia particolarmente, ma ci sono anche buone notizie - spiega Cartabellotta -. Abbiamo una quantità enorme di casi, mai vista, tanto che molti hanno definito la Omicron come il virus più contagioso della storia e i numeri che stiamo vedendo la dicono chiaro in questo senso. Abbiamo in media circa 100mila casi al giorno. La buona notizia è che al crescere dei nuovi casi non corrisponde un parallelo incremento dei ricoveri. Ovviamente crescono anche questi numeri, ma le percentuali rispetto al totale dei positivi si riducono progressivamente».
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