Nuovi arrivi di profughi, il prefetto: «Serve un nuovo sforzo»

Se l’emergenza è più che mai attuale, slitta invece la trasformazione della caserma Serini in centro di identificazione ed espulsione
PROFUGHI, E' EMERGENZA
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«Se non li prendiamo li mandano comunque e non possiamo certo lasciarli in mezzo alla strada» dice il prefetto di Brescia Annunziato Vardè alle prese con l’emergenza profughi. Numeri ufficiali ancora non sono stati forniti, ma l’ondata di nuovi sbarchi sulle coste italiane avrà una ricaduta anche per la provincia Bresciana.

«Non nascondiamoci, ne arriveranno tanti. Quanti? Non sappiamo ancora» conferma Vardè.
Proprio mentre il premier Gentiloni esprime «l’estrema preoccupazione per il rischio dell’accentuarsi dei flussi migratori» e il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker parla di eroismo di Italia e Grecia per gli sforzi fatti fin qui per ospitare gli stranieri.

«Serve un nuovo sforzo» spiega il prefetto bresciano. «Il mio appello a sindaci e cittadini è di essere solidali. Siamo davanti ad un’emergenza. L’obiettivo è quello distribuirli in piccoli gruppi su tutto il territorio provinciale parlando con i sindaci ai quali chiedo collaborazione».

Se l’emergenza è più che mai attuale, slitta invece la trasformazione della caserma Serini di Montichiari in centro di identificazione ed espulsione. «I tempi si allungano» assicura il Prefetto. «Sicuramente andiamo a dopo l’autunno».

 

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