No all’arresto di Cellino: la Procura fa ricorso

Il gip ha rigettato la richiesta della misura cautelare, ma gli inquirenti torneranno a ribadirne la necessità per i 5 indagati
Massimo Cellino, presidente del Brescia Calcio - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
Massimo Cellino, presidente del Brescia Calcio - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
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Per il Brescia e il suo patron arriva un altro pre gara agitato. Quando ancora non si è spento l’eco delle perquisizioni, a casa del presidente e in sede, che una settimana fa hanno movimentato la vigilia di campionato. Ieri infatti il tribunale del Riesame ha fissato per il prossimo 16 marzo un’udienza in cui la Procura discuterà il ricorso contro il mancato arresto di Massimo Cellino. Che il pm Erica Battaglia aveva chiesto a gennaio incassando un no dal gip Cristian Colombo che non aveva ravvisato la presenza di indizi gravi, precisi e concordanti.

Nell’ambito dell’inchiesta sui reati finanziari contestati, dall’evasione all’autoriciclaggio passando per l’esterovestizione delle società che hanno sede lontano dall’Italia ma producono, secondo l’accusa, redditi nel nostro Paese, il pm aveva chiesto gli arresti domiciliari per il numero uno del club biancoblù, ma anche per la moglie, un componente del consiglio d’amministrazione del Brescia calcio (di origini straniere e residente all'estero) e due stretti collaboratori, un uomo ed una donna.

La Procura aveva avanzato la richiesta anche di un sequestro «pesante» di quote societarie, beni mobili ed immobili riconducibili a Cellino. Che succede ora? Il 16 marzo il pm chiederà nuovamente l’emissione di una misura cautelare nei confronti dei cinque indagati, ma qualsiasi decisione presa non sarà quella definitiva. Spetterà infatti alla Cassazione mettere la parola fine, in un senso o nell’altro.

Nel frattempo l’indagine prosegue l’indagine che la Guardia di Finanza sta portando avanti da oltre un anno e per la quale la Procura ha chiesto una nuova, la seconda, proroga di indagine di sei mesi. Dopo il sequestro di cellulari, computer e documenti le Fiamme gialle stanno ricostruendo, conti alla mano, il modo di fare impresa di Massimo Cellino.

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