Nel Bresciano oltre 30mila patenti ritirate in 10 anni: metà per l’alcol
In dieci anni sono state oltre 30mila le patenti di guida ritirate lungo le nostre strade. Un esercito di automobilisti privato temporaneamente della licenza di guida quanti sono i marescialli in servizio permanente nelle forze armate, che si sono misurati con una sospensione legata per almeno la metà dei casi all’abuso di alcol.
Le statistiche nel Bresciano fornite dagli uffici della Prefettura parlano chiaro. Su 33.259 casi di patenti ritirate ben 23.109 sono per questioni legate al consumo di alcol (15.855 casi), alla guida pericolosa (5.600 casi) e al contestato consumo di droga (1.564 casi). I rimanenti 10.240 casi afferiscono invece alle diverse fattispecie previste dal Codice della strada in cui è previsto il ritiro della patente, che vanno dalla guida di veicoli di categoria superiore alla patente posseduta alla recidiva della sanzione entro i due anni, sino al trasporto eccezionale su percorso non autorizzato.
Le cause
«L’alcol resta la causa più significativa che porta direttamente al ritiro della patente, abbinato ovviamente ai controlli sul territorio» spiega un operatore di polizia. Ma le cause della sospensione della patente sono numerose, tuttavia quelle principali corrispondono anche ad alcune delle infrazioni più comuni commesse sulle strade. «Una di questa è l’eccesso di velocità: una velocità superiore ai limiti fino a 40 Km/h comporta appena una sanzione amministrativa, invece se l’eccesso è compreso tra 40 Km/h e 60 Km/h in più viene applicata la sospensione della patente da 1 a 3 mesi.
Quando la velocità rilevata dall’autovelox passa di oltre 60 Km/h il limite previsto in quel tratto, la sanzione addizionale oltre alla multa è la sospensione del documento di guida da 6 a 12 mesi» continua l’operatore. Per le infrazioni recidive - ovvero due violazioni rilevate entro 2 anni dalla prima trasgressione - gli organi preposti possono decidere per la revoca della patente di guida.
L’ebbrezza
«La patente può essere sospesa per guida in stato di ebbrezza, oppure sotto l’effetto di stupefacenti. Dipende dal tasso alcolemico, infatti tra 0,5 e 0,8 g/l si rischia una sospensione da 3 a 6 mesi, mentre per valori tra 0,8 e 1,5 g/l da 6 a 12 mesi, arrivando a un periodo da 1 a 2 anni per un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l. Se il guidatore ha un tasso alcolemico tra 0,5 e 0,8 g/l causa un incidente, la sospensione della patente può arrivare fino a 2 anni. Questa sanzione viene applicata anche in caso di omicidio colposo (sospensione della patente fino a 4 anni), oppure recidiva per due violazioni entro due anni per eccesso di velocità tra 40 e 60 Km/h (sospensione da 8 a 18 mesi)».
In attesa di conoscere il testo della riforma del Codice della strada del ministro Salvini per ora per i neopatentati sono previste maggiori limitazioni e sanzioni più severe (e che dovrebbero inasprirsi), nel tentativo di aumentare la prudenza alla guida.
Ad esempio il superamento dei limiti di velocità da 40 a 60 Km/h, per un neopatentato comporta una sospensione del documento di guida per un periodo compreso tra i 3 e 6 mesi. Misure molto severe sono previste per la guida in stato di ebbrezza, infatti per i neopatentati è applicata la tolleranza zero, quindi per i primi 3 anni dopo il conseguimento della patente non è possibile guidare dopo l’assunzione di alcol.
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