Musica e teatro per i 40 anni del Calabrone accanto ai giovani

Appuntamenti aperti alla città in occasione del compleanno della cooperativa: previsto anche un concerto di Slava
IL CALABRONE FESTEGGIA 40 ANNI
AA

Da quarant’anni è in volo insieme a migliaia di persone, con uno sguardo attento verso i bisogni dei giovani, stando accanto a chi fa più fatica. Un viaggio partito dal prefabbricato di via Quinta al Villaggio Prealpino, lungo un itinerario che ha conosciuto tante tappe secondo le emergenze, le risposte possibili, i servizi messi in campo. Un’impresa avviata dal carisma di don Piero Verzeletti, mancato nel 2016 a 84 anni, proseguita da tanti amici e collaboratori che hanno maturato competenze, idee, progetti, sogni.

La cooperativa sociale Il Calabrone è una delle più vecchie e attive della pur prolifica realtà bresciana. La nascita ufficiale, davanti al notaio, il 21 dicembre 1981. In gennaio, il prefabbricato (affittato dal Comune, che prima l’aveva usato come sede provvisoria della scuola) accolse i primi ragazzi tossicodipenti. Insieme alla cooperativa di Bessimo (fondata da un altro straordinario sacerdote bresciano, don Redento Tignonsini), il Calabrone è stato fra i pionieri nel recupero dei giovani finiti nel baratro della droga, quando ancora lo Stato e l’opinione pubblica nascondevano la testa sotto la sabbia.

Fu don Piero a scegliere il nome. Il Calabrone, con un peso del corpo sproporzionato rispetto alle ali, non potrebbe volare. Eppure accade.

Don Verzeletti voleva dire che gli uomini di buona volontà, sostenendo una buona causa, possono tutto. Bisogna seguire le traiettorie giuste.

Traiettorie sensibili

Non a caso, dunque, «Traiettorie sensibili» si chiama l’iniziativa per ricordare i «40 anni in volo in cerca di senso». Quattro appuntamenti - non celebrativi - aperti alla città, com’è nella tradizione del Calabrone che per dieci anni ha promosso gli «Incontri di pensiero».

La cooperativa, guidata dal presidente Alessandro Augelli e dal vice Massimo Ruggeri, insieme ai giovani di Our Production, propone quattro spettacoli. Il 4 e il 5 maggio, al Mo.Ca (Spazio Idra), alle 21, andrà in scena «Le regole del gioco: manuale di sopravvivenza al capitalismo», con Alberto Bebo Guidetti, musicista de Lo Stato sociale, e l’attore Johnny Schock (biglietto 7,5 euro). Il 25 maggio, stesso luogo ed ora, altro spettacolo teatrale con Massimiliano Loizz: «Il Matto 3. La Terza Repubblica» (ingresso 5 euro). Infine, il 26 giugno, nello spazio ex Cembre di Collebeato, dalle 19 il concerto di Slava (ingresso gratuito).

Ucraina

Slava - Vyacheslav Yermak - è un rapper ucraino bresciano di adozione. Originario di Kharkiv, fin dall’inizio si è attivato per testimoniare ciò che sta accadendo nel suo Paese. «Questa cosa - dice Slava- è partita casualmente con qualche storia su Instagram, poi la gente, vedendo che avevo fonti e materiale interni dell’Ucraina, ha cominciato a consultarmi e si è creato un passaparola con i tag nelle mie storie».

Con questi quattro incontri, spiega Ruggeri, «vogliamo rivolgerci soprattutto ai giovani, anche se non solo. Da sempre la nostra cooperativa è attenta ai loro bisogni. In questo periodo particolare, per altro, stanno vivendo momenti difficili. Con loro vogliamo costruire traiettorie per una società più giusta».

Per informazioni e prenotazioni: www.ilcalabrone.org/traiettorie-sensibili. Il Calabrone gestisce due comunità terapeutiche a Brescia (via Duca degli Abruzzi) e a Collebeato, svolge numerosi servizi sul territorio per la prevenzione e la cura del disagio, promuove percorsi educativi nelle scuole, incontrando migliaia di ragazzi. È anche protagonista di Progetto Strada per la riduzione del danno a favore dei tossicodipendenti senza tetto.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia