Multati per colpa di una raccomandata mai ricevuta

Le proteste dei lettori per i mancati recapiti delle cartelle esattoriali relative alla tassazione separata per il Tfr 2015
Le cartelle esattoriali non sono state recapitate - © www.giornaledibrescia.it
Le cartelle esattoriali non sono state recapitate - © www.giornaledibrescia.it
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Raccomandate di nome, ma non di fatto. Ossia: raccomandate mai arrivate a destinazione. Dove invece arrivano eccome le multe e le sanzioni a ignari cittadini-contribuenti che proprio quelle raccomandate non hanno mai ricevuto. Di fronte al disservizio, che ha ripercussioni economiche anche molto pesanti, le lamentele verso Poste italiane si sono moltiplicate, proprio come le lettere al direttore giunte in redazione.

«Ricevo a fine novembre per posta elettronica certificata - ci aveva scritto un primo lettore che ha dato il la alla protesta - una cartella esattoriale dalle Entrate: imposta che attendevo da anni relativa alla tassazione separata per il Trattamento di fine rapporto del 2015. Nulla di strano, ma il diavolo è nella coda: alla già cospicua somma è aggiunta una "sanzione per ritardato pagamento" di ben 1.653 euro. Ma non ho mai ricevuto richieste di pagamento, come posso essere in ritardo?».

Cosa è successo

Le mancate consegne delle raccomandate della Agenzia delle Entrate risalgono un po’ tutte allo stesso periodo. Quindi parecchio indietro nel tempo, tanto che è difficile, per non dire impossibile, ricostruire l’accaduto. Anche se Poste italiane, da noi contatta, si dice «disponibile, attraverso le strutture territoriali, a fare delle verifiche per cercare di comprendere le motivazioni del disservizio». Il problema però è che le vecchie raccomandate ormai sono finite al macero. E per i contribuenti di fatto è impossibile dimostrare l’anomalia e quindi la propria buona fede.

Buona fede a cui almeno in un caso le Entrate hanno creduto. «Anche io - ci scrive un altro lettore - ho ricevuto una raccomandata dalla Agenzia per mancato e ritardato pagamento tassazione separata anno 2015 di euro 730, ma dopo appuntamento in agenzia mi sono stati tolti circa 200 euro di sanzioni e ho pagato il dovuto». Tutti i malcapitati, che abitano in città e in provincia, puntano comunque il dito contro il postino, reo di non aver lasciato alcun avviso di giacenza. Si sa: non è bello ricevere le cartelle esattoriali, ma talvolta è ancora meno bello non riceverle.

Una nota infine sull’attualità, perché anche in questi giorni potrebbero verificarsi ritardi nelle consegne di lettere e raccomandate. «C’è - ci spiegano da Poste italiane - un generalizzato rallentamento di alcune attività legato al momento storico che stiamo attraversando. Tra il nostro personale purtroppo non mancano i contagi».

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