Il primo avviso non l’ho ricevuto, ma la sanzione sì

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Ho letto con vivo interesse la lettera pubblicata sul Suo Giornale lo scorso 3 gennaio, dal titolo: «Il postino non suona sempre due volte... E io devo pagare», perché mentre la leggevo... mi sembrava di averla scritta io stesso! In effetti, sto vivendo la medesima beffarda esperienza del gentile lettore: anch’io ho ricevuto una raccomandata dall’Agenzia delle Entrate per il pagamento della tassazione separata per il Trattamento di fine rapporto che ho percepito nel 2015; purtroppo, però, tra le voci delle somme dovute, ci sono anche delle sanzioni per ritardato pagamento. Ma per essere in ritardo - mi son detto - avrei dovuto ricevere una precedente richiesta di pagamento... che non ho mai ricevuto! Per questo motivo, ho richiesto un appuntamento all’Agenzia delle Entrate, che mi è stato concesso solo telefonicamente; nel corso della telefonata, mi è stato riferito che risulta una raccomandata n. 648922148442 del 2 luglio 2019 (stessa data della lettera dell’altro signore!), che non è mai stata ritirata. A questo punto, anch’io, come l’autore della precedente lettera, ho cercato tramite la posta di risalire alla raccomandata, che evidentemente io non ho mai ricevuto (altrimenti, l’avrei sicuramente ritirata, senza lasciar passare il tempo di giacenza); ma si tratta di una raccomandata troppo vecchia, in quanto le ricerche possono risalire fino a due anni fa... due anni passati da pochi mesi. Come possiamo fare a dimostrare la nostra buona fede? O dobbiamo pagare in silenzio?

// Massimo Pesenti Gentile lettore, magari alla fine sarà costretto a pagare ma almeno non lo farà in silenzio... rendendo pubblica la sua disavventura con la pubblicazione della lettera, come il mittente della prima missiva che segnalava il mancato recapito e la mancata notifica della raccomandata dell’Agenzia delle Entrate. Ora un caso può essere fortuito, un secondo analogo una pura coincidenza (che però induce a cercarne un terzo). Se saltasse fuori, a quel punto, come nel più classico dei gialli di Agatha Christie, si potrebbe ritenerlo una prova... che qualcosa nel recapito non ha funzionato. Quindi se altri lettori si ritrovassero nella stessa situazione, potrebbero segnalarlo offrendo le basi per avviare almeno una «istruttoria» conoscitiva. (g.c.)

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