Movida, 140 residenti del Carmine vogliono chiedere i danni al Comune

I cittadini hanno inviato un pec alla Loggia: «Azione giudiziaria in caso di mancato intervento risolutivo o contenitivo dei fenomeni»
Movida notturna al Carmine
Movida notturna al Carmine
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Un'azione collettiva per chiedere i danni al Comune. È la strada che vogliono intraprendere 140 residenti nel quartiere Carmine, cuore della movida. Secondo quanto ricostruito dal quotidiano Bresciaoggi i residenti hanno inviato una pec al Comune di Brescia: «In caso di mancato intervento risolutivo o contenitivo dei fenomeni, si riservano di valutare l'introduzione di azione giudiziaria nei confronti del Comune».

Nelle scorse settimane la Cassazione aveva dato ragione ad un residente dello stesso quartiere che aveva chiesto un risarcimento per i danni causati dalla movida. Si tratta del fratello dell'ex sindaco di Brescia Adriano Paroli che inizió il braccio di ferro con l'amministrazione quando era guidata proprio dal fratello, e che ha ottenuto circa 20mila euro di risarcimento come disposto dalla Cassazione.

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