Morto dopo intervento dal dentista a Brescia, la moglie: «Non si può morire così»

La famiglia vuole sapere, capire cosa è accaduto e che scelte mediche sono state effettuate. «Non vogliamo puntare il dito contro nessuno, ma non è possibile che nel 2023 una persona muoia dopo un intervento ai denti» raccontano la moglie e il cognato di Luigi Floretta, il 45enne dipendente Rai a Bolzano, morto in un letto di rianimazione degli Spedali Civili tre giorni dopo essersi sottoposto ad un intervento ai denti in un centro dentistico della città.
«Mi chiedo come è stata valutata l’intensità della sedazione alla quale Luigi è stato sottoposto per l’intervento che prevedeva la rimozione di sei o sette denti per poi mettere gli impianti» spiegano i familiari dell’uomo che martedì era stato trasportato in ospedale direttamente dal centro odontoiatrico privato e in condizioni disperate. Avrebbe perso conoscenza una volta terminato l’effetto della sedazione. E non si è più ripreso, fino a morire di fatto dopo poco più di 48 ore.
«Luigi era obeso. Che tipo di sedazione ha subito?» si chiede sotto choc la moglie Annalisa. «Parlo di lui al presente perché non riesco a crederci che non ci sia più. L’ho salutato martedì quando è partito da Bolzano e ora sono qui a piangerlo» aggiunge la donna, raggiunta a Brescia dai cognati e dai genitori del 45enne. L’autopsia, disposta dalla Procura che con i carabinieri dei Nas sta svolgendo le prime indagini, potrà chiarire le cause del decesso. La notizia della morte di un paziente nel frattempo scuote il mondo dell’odontoiatria.
Il commento
«Siamo certi che gli organi inquirenti potranno fare piena luce su una vicenda alla quale guardiamo anche noi con attenzione. Inevitabilmente ci atterremo alle risultanze delle indagini per effettuare eventuali valutazioni di nostra competenza sui professionisti sanitari iscritti» commenta il presidente dell’albo degli odontoiatri bresciani Gianmario Fusardi, esprimendo vicinanza alla famiglia della vittima. «La sicurezza degli studi odontoiatrici e la preparazione dei medici odontoiatri non è in discussione ma siamo pienamente impegnati a capire cosa sia accaduto perché non rimangano zone d’ombra» spiega Fusardi. Che aggiunge: «Esiste un preciso quadro di regole riguardanti le procedure ambulatoriali in sedazione e i farmaci consentiti, come istituzione ordinistica è un argomento sul quale lavoriamo costantemente e lavoreremo ancora per garantire formazione continua».
Tanti gli aspetti al vaglio della Procura che ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo. La famiglia del 45enne dipendente della Rai a Bolzano aspetta la fissazione dell’autopsia e nel frattempo ha già nominato un legale di fiducia e un consulente che parteciperà all’esame autoptico.
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