Morte di Francesca Manfredi, la madre: «Giustizia è fatta ma per me è una sconfitta»

Ieri la Corte d’Appello di Brescia ha condannato Michael Paloschi per la morte della 24enne. Questa la reazione della madre
Francesca Manfredi aveva 24 anni - © www.giornaledibrescia.it
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Ieri la Corte d’Appello di Brescia ha condannato Michael Paloschi a 7 anni e 4 mesi per la morte di Francesca Manfredi, la ventiquattrenne bresciana che morì di overdose nell’agosto del 2020 dopo una notte di eccessi.

La sentenza ha ribaltato quella di primo grado, che aveva assolto Paloschi dall’accusa di omicidio preterintenzionale. Per la madre di Francesca questa svolta giudiziaria rappresenta un sollievo dentro una vicenda dolorosa, ma, dice, «la morte di Francesca è stata per me una sconfitta su tutta la linea».

Signora Monia, cosa prova?

«È brutto dirlo, ma sono contenta. Non poteva finire come in primo grado quando è stata pronunciata un’assoluzione inaccettabile. Ringrazio il mio avvocato e i magistrati che hanno portato avanti una battaglia».

Sua figlia è morta dopo una notte di eccessi. Se l’è cercata come dice qualcuno?

«So cosa ha fatto, ma non voglio parlarne. Quello che dico è che forse se chi era con lei avesse chiamato alle tre di notte i soccorsi e non alle 9 del mattino oggi mia figlia poteva essere ancora viva. Oppure moriva comunque, ma almeno non l’avrebbero avuta sulla coscienza. E a chi dice che mia figlia non era uno stinco di santo, rispondo che ognuno deve parlare per quello che sa». 

E da madre come si sente?

«La morte di Francesca è stata per me una sconfitta su tutta la linea. Non si può morire a 24 anni e soprattutto in quel modo. Ai giovani che usano droga dico di uscirne e smettere. Non ne vale la pena». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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