Morì schiacciata dalla moto, indagato anche il fidanzato

Salgono a due gli indagati per l’omicidio stradale di Stella Mutti avvenuto a Rezzato lo scorso 26 agosto
Nel riquadro Stella Mutti, vittima dell'incidente tra l'auto e la moto - © www.giornaledibrescia.it
Nel riquadro Stella Mutti, vittima dell'incidente tra l'auto e la moto - © www.giornaledibrescia.it
AA

Salgono a due gli indagati per l’omicidio stradale di Stella Mutti. Dopo il conducente dell’auto contro la quale, la notte del 26 agosto scorso a Rezzato, si è scontrata la moto sulla quale la 19enne di Nuvolento era in sella, il sostituto procuratore Lisa Saccaro ha iscritto anche chi quella due ruote stava conducendo: il 21enne fidanzato della giovanissima vittima. Se l’automobilista è risultato positivo all’alcoltest, e ha fatto registrare una concetrazione quasi tre volte il limite consentito, il centauro che frequentava Stella da poche settimane, avrebbe azzardato un sorpasso dove un sorpasso non poteva essere effettuato e per questo potrebbe essere chiamato a rispondere a sua volta. I condizionali restano quanto mai d’obbligo.

La dinamica dell’incidente è infatti tutt’altro che scontata. Se è appurato che Stella sia morta sul colpo sotto il peso della moto che le è caduta sopra, è stato dato mandato ad un consulente per chiarire la manovra compiuta sia dall’automobilista che dal motociclista. Quando l’auto e la moto sono entrare in rotta di collisione la prima si stava apprestando ad una svolta a sinistra e la seconda al sorpasso, dalla stessa parte. Se quest’ultima operazione in quel tratto di strada tra via Garibaldi e via Matteotti a Rezzato era sicuramente vietata, la condotta potrebbe trovare una diversa spiegazione: a partire dal tentativo di parcheggiare nel piccolo piazzale realizzato sul Naviglio Grande.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia