Montagna: le cose da sapere per escursioni più sicure

I consigli del Cai dopo la tragica caduta di domenica sul Blumone Resta grave Laura Pinter
I CONSIGLI PER LA MONTAGNA
AA

È tornata a casa, nel Milanese, la salma di Michele Spada, l’esperto alpinista milanese di 43 anni morto domenica mattina durante una scalata in parete sul Blumone, sul versante camuno della montagna tra la Valcamonica e la Valsabbia.

Il magistrato di turno non ha richiesto autopsia e neppure i carabinieri di Esine hanno dubbi sulle cause del decesso, provocato da una tragica fatalità. Restano invece serie ma stazionarie le condizioni di Laura Pinter, la donna di 35 anni che insieme a Spada stava effettuando la scalata. Chi li ha visti partire, di buon mattino, ha spiegato che i due dopo aver dormito al rifugio Tita Secchi avevano proseguito verso la vetta.

Entrambi erano esperti e avevano a disposizione le migliori attrezzature per affrontare questo tipo di escursioni. L’incidente è avvenuto mentre stavano attraversando il canalone centrale, poco oltre il lago della Vacca. Con tutta probabilità ramponi e picozza, date le particolari condizioni del ghiaccio in questo periodo, hanno perso l'appiglio e l'uomo è precipitato nel vuoto. Un volo di 200 metri che non gli ha lasciato scampo. Trascinata anche la donna che era in cordata con lui e che ha riportato gravi ferite.

L’incidente riporta in primo piano il tema della sicurezza in montagna dopo che nel solo 2018 erano state 10 le vittime di incidenti durante scalate ed escursioni.

Nello specifico Franco Capitanio, il presidente della conferenza stabile Cai Valcamonica e Sebino, intervistato da Teletutto ricorda che «il primo passo è quello di informarsi sulla tipologia del percorso e sulle condizioni della neve, del ghiaccio e del meteo». Necessario infatti tenere presente «che l’attrezzatura non elimina il rischio, lo limita soltanto ed è necessario saperla usare nel modo più appropriato».

In questo inverno anomalo è fondamentale «tenere presente che le condizioni cambiano anche in pochi metri. Fondamentali abbigliamento e calzature». In ogni caso «il Cai è a disposizione per avere informazioni e anche con i contatti di istruttori o guide alpine competenti».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia