Molotov in via Morelli, gli arrestati: «Non siamo terroristi»

I due «no vax» in carcere con l'accusa di incendio doloso aggravata dalle finalità di terrorismo al centro vaccinale incontrano i loro avvocati.
Gli effetti delle molotov lanciate in via Morelli - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
Gli effetti delle molotov lanciate in via Morelli - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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«Non siamo terroristi, il nostro era solo un gesto dimostrativo». A dirlo sono Paolo Pluda e Nicola Zanardelli. I due no vax, in cella da sabato 1 maggio con l'accusa dell'incendio doloso aggravato dalle finalità di terrorismo del centro vaccinale di via Morelli del 3 aprile, lo riferiscono ai loro avvocati nel corso del primo colloquio in carcere.

In attesa dell'interrogatorio di garanzia davanti al giudice, il 52enne di casa in città e il 51enne di Monticelli Brusati avrebbero detto agli avvocati Daniele e Maria Francesca Tropea di aver agito nella consapevolezza che il materiale della tensostruttura dell'hub realizzato con i fondi di AiutiAmoBrescia fosse ignifugo e che la loro azione non avrebbe potuto provocare l'interruzione della campagna vaccinale e nemmeno compromettere la campagna vaccinale e la battaglia contro il Covid19.

 

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