Molotov all’hub vaccinale: non fu un atto terroristico

Lo ha stabilito la Cassazione che ha rigettato il ricorso della Procura e confermato la condanna confronti di Paolo Pluda e Nicola Zanardelli
Gli effetti delle molotov lanciate in via Morelli - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
Gli effetti delle molotov lanciate in via Morelli - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Il lancio delle molotov contro il centro vaccinale di Morelli non fu un atto terroristico. Lo ha stabilito la Cassazione che ha rigettato il ricorso della Procura generale e confermato la condanna ad un anno e dieci mesi nei confronti di Paolo Pluda e Nicola Zanardelli, i due bresciani no vax che lanciarono due bottiglie incendiarie la notte del 3 aprile 2021.

La Procura contestò l’aggravante del terrorismo e in primo grado Pluda venne condannato a due anni e otto mesi, e Zanardelli a due anni e dieci mesi. In appello la pena è stata ridotta e la Cassazione oggi ha confermato la sentenza. I due bresciani ora sono liberi. 

Il lancio delle molotov contro il tendone che acccoglieva la mensa della struttura sanitaria allestita nell'Area Spettacoli Viaggianti grazie alla generosità dei bresciani attraverso la raccolta AiutiAMOBrescia, risale alla vigilia di Pasqua del 2021, fra le 5 e le 6 del mattino. Una delle molotov andò a segno con le fiamme che danneggiarono il tendone, mentre l'altra bottiglia incendiaria finì a terra dove lasciò una chiazza scura. Le indagini vennero condotte senza che l'attività del centro vaccinale venisse mai interrotta. 

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