Modellazione digitale del settore edile: Marzia Bolpagni «stella dell'ingegneria»

Il nome della bresciana che si divide tra la nostra città e Londra inserito tra le cinquanta Most powerful women ’23 di Fortune Italia
Marzia Bolpagni - © www.giornaledibrescia.it
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Quando, dieci anni fa, si è laureata alcuni compagni di corso le hanno detto che le idee contenute nella sua tesi non avrebbero avuto futuro. Tutt’altro: ispirata da quel lavoro da 110 e lode sulla «modellazione digitale» del settore edile Marzia Bolpagni sta facendo una splendida carriera. Al punto che non riesce (quasi) nemmeno più a contare i riconoscimenti che le sono stati assegnati.

L’ultimo vede il suo nome inserito tra le cinquanta «Most powerful women 2023» di Fortune Italia, «cinquanta - si legge - professioniste, manager, imprenditrici, donne di successo in diversi settori che hanno dimostrato con impegno e perseveranza di poter raggiungere traguardi importanti».

Orgoglio

«Sono orgogliosa e contenta - commenta la bresciana -. È bello vedere che anche il Paese in cui mi sono formata riconosca ciò che sto facendo. Fortune non solo ha dato rilievo alle donne, ma anche all’ingegneria edile, settore solitamente dominato dagli uomini».

Laureata, appunto, in Ingegneria edile - Architettura all’Università di Brescia, Marzia Bolpagni vive tra Londra e la nostra città e lavora per la compagnia di consulenza e costruzioni Mace: assunta come manager, in pochi anni è diventata direttrice associata a capo di un team internazionale.

«Grazie allo smart working - spiega - ora posso seguire i miei clienti a livello internazionale, ma allo stesso tempo contribuire allo sviluppo dell’Italia e del territorio bresciano». Non solo: Marzia dal 2016 è anche a capo di un gruppo di 30 esperti provenienti da 16 Paesi che nel 2020 hanno pubblicato lo standard EN 17412-1, ora in via di adozione pure a livello internazionale (Iso). È insomma un’esperta di digitalizzazione, sostenibilità ed etica per le costruzioni: «una stella dell’ingegneria», ha scritto di lei Forbes Italia.

Riconoscimenti

Due i riconoscimenti ottenuti che le stanno più a cuore. Risalgono entrambi al 2021: a Brescia l’Università le ha assegnato il premio «Alumna dell’anno». E in Inghilterra è stata nominata «giovane ingegnere dell’anno», premio che ha ricevuto dalle mani della principessa Anna.

«Se ci credi, ti specializzi e lavori con i migliori del tuo settore puoi arrivare lontano», è il messaggio che Marzia vuole dare ai giovani: «Bisogna essere critici e cercare un ambiente fertile in cui far germogliare le proprie idee: mai lasciarsi soffocare dalle realtà sbagliate». Lei, dopo il dottorato al Politecnico, è volata all’estero, «ma ci sono tante opportunità anche in Italia. Basta non arrendersi alla prima porta chiusa ed essere disposti a mettersi in gioco». Alle idee di quella tesi, insomma, «io ci ho creduto», ribadisce soddisfatta. Ed è arrivata lontano. 

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