Mavi è sindaca a 9 anni: «Progetto una città più accessibile e verde»

Adora Harry Potter e sogna di diventare una scrittrice come J. K. Rowling. Anche fare la giornalista e intervistare i capi di Stato le piacerebbe tantissimo. Per ora ha 9 anni ed è già sindaco, sindaco del Consiglio comunale di Brescia.
Tutti la conoscono come Mavi, all’anagrafe è Maria Vittoria Belleri. Ha la Sma, atrofia muscolare spinale. Ma le energie non le mancano: è una bambina solare, curiosa, piena di voglia di fare per il bene della sua città. «Vorrei che Brescia fosse più accessibile e più verde - ci racconta a margine della seduta consiliare di ieri mattina -. Roma, ad esempio, è inquinata, ma verde. Ecco, dobbiamo lavorare per migliorare questi aspetti».
Il fatto di indossare la fascia tricolore e potersi spendere in prima persona per la comunità la riempie di gioia: «Coltivo questo sogno da quando avevo tre anni. Essere sindaca non significa sentirsi una persona importante, ma avere la possibilità di rendere il mondo migliore». In quest’ottica al presidente della Repubblica Sergio Mattarella vorrebbe chiedere cosa si sta facendo in Italia per abbattere le barriere architettoniche.
Nell’attesa, un giorno, di poterlo intervistare, da giornalista in erba Mavi ha già vinto il suo primo premio. È andata a Roma per ritirarlo la scorsa settimana. È il premio «Digital News» assegnato dalla Fondazione Aidr (Association italian digital revolution) in collaborazione con il Parlamento e la Commissione europea a figure che hanno realizzato contenuti digitali e si sono distinte per creatività, innovazione e pragmatismo. Tutto merito della bella intervista che Mavi ha fatto a un professore del Policlinico Gemelli, l’ospedale in cui si reca ogni mese. A Roma in quell’occasione ha avuto la possibilità di entrare alla Camera. Ed è stata invitata al concerto di Natale dei deputati.
Nel frattempo come tutti i bambini bresciani aspetta Santa Lucia (che le porterà il fumetto di One Piece) e continua a realizzare animaletti con la pasta modellabile, una delle sue passioni insieme al calcio in carrozzina: «Gioco con la Brixia Valtenesi e l’ultima volta ha pure fatto due gol», racconta soddisfatta. Le sue materie preferite sono l’inglese e la matematica.
La sua scuola, l’Audiofonetica, è orgogliosa di lei: «L’impegno attivo di Maria Vittoria nella comunità di Brescia e nell’ambito politico costituisce un autentico e concreto passo in avanti verso un’inclusione effettiva - commenta Vilma Cartella, coordinatrice della primaria -. Confidiamo che la presenza di Maria Vittoria contribuisca a rendere la nostra città un luogo ancora più accogliente e accessibile per tutti. La scuola Audiofonetica, in tutte le sue componenti, la sosterrà affinché questo percorso si realizzi in azioni concrete».
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