Marino Antonelli, da Virle a piedi fino dal Papa per Zaki

È iniziato da Rezzato il cammino di 880 km in 29 tappe per la difesa della libertà di pensiero
  • Marino Antonelli, a piedi dal Papa per Zaki
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«Camminare. Se tu non puoi farlo, voglio farlo io per te, Patrick. Almeno finché non ti sarà permesso nuovamente e allora chissà, lo faremo insieme. Nella stessa direzione». Sono le parole con le quali Marino Edoardo Antonellin di Virle, frazione di Rezzato, si è preparato per affrontare gli 880 chilometri che lo separano da Roma, dove dopo 29 tappe tra Bologna a Firenze per la via degli Dei, e poi Laverna e Assisi, arriverà il 19 ottobre. Il suo viaggio è partito nelle scorse ore.

Un cammino di sensibilizzazione sulla vicenda in cui è coinvolto il giovane Patrick Zaki, rivolto a tutte le persone che incontrerà sul suo percorso ed a quelle che lo seguiranno attraverso i vari canali social. «È un gesto semplice - dichiara Marino - nel quale sta un grande valore simbolico quello della difesa dei diritti umani della libertà di pensiero e di parola, che ci coinvolge tutti, ma anche una motivazione religiosa, infatti ho già in tasca il biglietto per partecipare mercoledì 20 all’udienza generale di Papa Francesco».

Marino camminerà per circa 35 chilometri e dieci ore al giorno, pause comprese, per fermarsi solo a tarda serata. «Certo - dice - sono molte le variabili che potrebbero ostacolarmi e costringermi a qualche fermata forzata, come il maltempo, mentre a mio favore gioca la temperatura che fortunatamente si è abbassata».

Antonelli non è nuovo a queste imprese in solitaria, nel 2017 fece i 1150 chilometri del cammino di Santiago. «L’idea di questo cammino mi è venuta la primavera scorsa, ho cercato per parecchio tempo di mettermi in contatto con varie associazioni che sostenessero la causa di Patrick senza arrivare a nulla. Stavo quasi rinunciando, quando ho intercettato la community di Station to Station che aveva lanciato la petizione con migliaia di firme per far ottenere la cittadinanza a Patrick Zaki. Lungo il percorso, si uniranno con tutta probabilità anche altre persone che condividono la stessa finalità». Marino che lavora in banca per questo cammino userà tutte le ferie di un anno.

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