Maltrattamenti su bimba con disabilità, al via il processo

Il 13 settembre ci sarà la prima udienza per l'educatrice scolastica accusata di maltrattamenti aggravati
Il video che riprende il carabiniere mentre porta via la piccola - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il video che riprende il carabiniere mentre porta via la piccola - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Il video ripreso dai carabinieri ha fatto il giro del web e delle emittenti televisive. Una bambina con disabilità che si abbandona in braccio al carabiniere che la porta via dalla stanza della scuola della Bassa dove, secondo le indagini che sono seguite alle denunce dei familiari, la piccola subiva maltrattamenti da parte dell’assistente scolastica cui era affidata.

Era la fine di aprile e la donna era stata arrestata in flagranza di reato e dopo due giorni in carcere posta agli arresti domiciliari.

Nel corso dei mesi successivi i legali della donna, l’avvocato Marco Soldi a cui si è aggiunto anche il collega Piergiorgio Vittorini, avevano presentato al Tribunale del Riesame istanza di scarcerazione, contestando i gravi indizi di colpevolezza, che Procura e carabinieri ritenevano sussistere, sui quali si basava la misura cautelare. Istanze che il Riesame ha respinto.

A fine giugno la Procura della Repubblica, nella persona del sostituto Alessio Bernardi, ha inviato gli atti di chiusura indagini al Gip e chiesto e ottenuto il giudizio immediato. La prima udienza è in calendario per il prossimo 13 settembre, a cui l’assistente scolastica arriverà dopo oltre quattro mesi di arresti domiciliari. La donna deve rispondere di maltrattamenti aggravati e lesioni aggravate.

Poche ore dopo che i carabinieri avevano installato nelle aule frequentate dalla bimba disabile alcune telecamere nascoste, gli occhi elettronici avevano raccolto quelli che secondo chi indaga sono elementi gravi. Strattoni, pizzicotti e tirate di capelli ma anche ceffoni alla bimba. L’indagine era partita con la denuncia di papà e mamma della piccola che hanno fatto mettere a verbale che l’umore della figlia ultimamente era cambiato, così come era mutato l’atteggiamento nei confronti degli adulti. E soprattutto sul corpo della bambina «inconfutabili segni di violenza fisica».

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