Maltrattamenti nella ginnastica, Fgi: «Allenatrice bresciana non è tecnico federale»

La Federginnastica nella nota sottolinea che Stefania Fogliata «è soltanto in possesso di un attestato come tecnico societario dal 2020»
Gherardo Tecchi, presidente di Federginnastica - Foto Ansa/Maurizio Brambatti © www.giornaledibrescia.it
Gherardo Tecchi, presidente di Federginnastica - Foto Ansa/Maurizio Brambatti © www.giornaledibrescia.it
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«L'allenatrice non è a contratto con la Federazione e pertanto non è "tecnico federale"». È quanto tiene a precisare la Fgi (Federazione Ginnastica d’Italia) in merito a Stefania Fogliata, per la quale la Procura di Brescia ha disposto l'interdizione ad allenare nelle palestre nell'ambito dell'inchiesta sui presunti maltrattamenti alle giovani ginnaste. La Federginnastica nella nota sottolinea che Fogliata «è soltanto in possesso di un attestato come tecnico societario dal 2020».

La società in cui lavora (Accademia di Ginnastica Ritmica Nemese a Calcinato), costituita nel 2016 e affiliata Fgi solo nel 2021, «è un soggetto privato autonomo e non sotto il controllo diretto della Federazione - specificano -. Sia l'affiliazione della società, sia il tesseramento della tecnica alla Federginnastica non sono stati rinnovati dai diretti interessati per l'anno 2023».

«A fronte del provvedimento della procura di Brescia - conclude -, anche la procura federale fa sapere che disporrà una misura interdittiva nei confronti della tecnica. In attesa di avere un quadro completo delle indagini, sarà valutata pure la posizione della società sia a titolo di responsabilità oggettiva che diretta per omessa vigilanza su quanto compiuto all'allenatrice. La Federazione continua a offrire la massima collaborazione alla procura di Brescia e a quella di Monza e ripone la massima fiducia nella giustizia ordinaria e sportiva».

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