Maione: si azzeri tutto o fonderò un movimento civico

Il messaggio non lascia spazio alla libera interpretazione ed è rivolto direttamente al partito
Faccia a faccia. Da sinistra, Paola Vilardi e Giorgio Maione (Forza Italia)
Faccia a faccia. Da sinistra, Paola Vilardi e Giorgio Maione (Forza Italia)
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Il messaggio non lascia spazio alla libera interpretazione ed è rivolto direttamente al partito: nel percorso per Loggia 2018 si azzeri tutto, oppure arrivederci e grazie. E per tutto - a scanso di equivoci - si intende letteralmente tutto: dal metodo di gestione del confronto interno alla candidatura di Paola Vilardi a sindaco. A parlare direttamente al partito, srotolando sul tavolo quali sono le condizioni per non arrivare a un addio è Giorgio Maione che, dopo le «dieci giornate di riflessione» - un conto simbolico, avviato all’indomani dal direttivo cittadino degli azzurri - chiede ai vertici una risposta chiara. Il j’accuse.

«Se guardo il barometro ad oggi - dichiara Maione - confermo quanto annunciato nelle scorse settimane, ovvero la volontà di costituire un movimento civico basato sul confronto e composto da persone con idee e progetti chiari». Il ragionamento del consigliere comunale riparte da quanto già esplicitato durante il vertice cittadino che ha incoronato (ufficialmente e all’unanimità, con due non partecipanti al voto) la candidatura di Vilardi a sindaco.

«Questi sono mesi cruciali per costruire una proposta politica seria e il centrodestra è fermo al direttivo cittadino. Da allora, nulla è successo, nulla è cambiato, nulla si è mosso e non c’è stata alcuna evoluzione - sottolinea Maione -. La decisione assunta dai vertici di Forza Italia è stata calata dall’alto e imposta a tutta l’alleanza senza possibilità di dialogo e di confronto».

Aut aut. Certificate le premesse, la richiesta che l’ex assessore pone al partito suona quasi come un ultimatum: «Il partito faccia sapere quale idea di città ha e come intende impostare la campagna elettorale e il programma da proporre agli elettori. Si azzeri tutto, inclusa la scelta del candidato sindaco, e si riparta dall’inizio sulle priorità e sulla stesura del progetto politico. Diversamente sono pronto a mettere in campo il mio impegno con altri amici all’interno di un movimento civico aperto ad interlocutori che sulla città si stanno affacciando con interesse e con proposte concrete e alternative a quelle del centrosinistra di Emilio Del Bono».

Quindi, il fattore tempo: «È ovvio - rimarca Maione - che se si scavalca il 4 marzo i tempi saranno già maturi per lavorare al movimento e al nuovo progetto». Di vocazione civica aveva parlato anche Margherita Peroni in occasione dell’ufficializzazione del suo sostegno a Nicoletta Benedetti per le Regionali, esplicitando da un lato il suo «addio alla vita politica di Forza Italia» e annunciando dall’altro: «Anche sulla città intendo muovermi nello stesso modo».

Non a caso Maione indica come primi interlocutori «innanzitutto Nini Ferrari, ma anche Piattaforma civica e tutte quelle personalità moderate che Forza Italia ha allontanato dalla politica. Ovvio che un progetto di questo tipo, per me, non può prescindere dalla presenza della Peroni». Maione non si sottrae alla domanda sulla sua eventuale uscita ufficiale dal partito: «Se arriverà risposta negativa a questa richiesta, agirò con un conseguente atto di coerenza». Sapendo che anche il silenzio può essere una replica eloquente.

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