Mail choc: «Errata formulazione, nessuna discriminazione»

Così il legale della Chino Color di Lumezzane finita nell'occhio del ciclone dopo il messaggio in cui intimava lo stop a corrieri extracomunitari
Il testo della mail inviato dalla Chino Color di Lumezzane - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Il testo della mail inviato dalla Chino Color di Lumezzane - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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«Una non felice formulazione letterale del messaggio mail inviato che ha permesso diverse interpretazioni rispetto a quanto realmente voluto». Spiega così l'avvocato della Chino Color di Lumezzane il caso scaturito dalla mail inviata dagli uffici dell'azienda valgobbina ad uno dei fornitori nella quale si chiedeva che ad effettuare le consegne non fossero corrieri extracomunitari (fatta eccezione per quelli dei Paesi dell'Est).

Il legale Alessandro Stefana sottolinea inoltre al riguardo che «lo stesso messaggio non può e non deve essere interpretato quale espressione di volontà discriminatoria di alcun tipo». A comprova di ciò l'avvocato riporta il fatto che alle dipendenze della stessa azienda «vi siano state nel tempo anche persone straniere delle nazionalità citate» e che tuttora siano impiegati lavoratori nordafricani.

L'azienda finita nell'occhio del ciclone e tempestata, si legge nella lettera, di telefonate e di post sui social ha «sostanzialmente reso impossibile la normale attività», tanto che è stato addirittura sospeso l'ultizzo del telefono e di altri sistemi di comunicazione. L'auspicio è che proprio questa attività, definita «spasmodica» trovi presto conclusione.

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