L’ultimo saluto a Nadia Botta, amica dei bambini

È stata accanto ai bambini con amore e passione per quarant’anni
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È stata accanto ai bambini con amore e passione per quarant’anni, la logopedista Nadia Botta, che mercoledì è prematuramente scomparsa.

Una passione che traspare dalla «lettera ad un bambino in difficoltà» che lei ha scritto e dedicato a tutti i piccoli pazienti seguiti nei lunghi anni di professione al Servizio di Audiologia e Foniatria dell’Ospedale dei Bambini al Ronchettino. 

Ha scritto: «...ognuno di noi è unico, non ce n’è un altro uguale in tutto l’universo, per questo ognuno di noi è prezioso e nella sua diversità può portare i suoi doni particolari e far più bello questo mondo...ad ogni tuo progresso gioirò con te!».

Anche i colleghi e gli amici, nelle difficili ore del distacco, le hanno scritto: «Grazie Nadia per aver donato ad ognuno, con la tua preziosa presenza, ogni bene, sia in campo professionale sia nello speciale rapporto che hai costruito con chi ti è stato vicino. In ognuno di noi hai colto il dono, le risorse, il seme da far germogliare e ci hai incoraggiati, sempre e con determinazione, a percorrere la nostra strada, a vivere la nostra unicità. Siamo gli amici, i colleghi, i bambini e le famiglie ai quali hai lasciato un segno, indelebile e forte, del valore della vita. Lo hai fatto con le poesie, la scultura, la musica, il teatro, e con il tuo speciale contributo alla guarigione, non solo logopedica, ma anche delle nostre anime. Ed è proprio da lì che parte il nostro grazie, mentre dal cuore si sprigiona il nostro saluto commosso».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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