L'omicida reo confesso è Lamberto Lombrici

Si chiama Lamberto Lombrici il 42enne che ha ucciso Guido Bettoni venerdì sera al termine di una lite per droga
Omicidio Bettoni: un momento della conferenza stampa in Procura - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
Omicidio Bettoni: un momento della conferenza stampa in Procura - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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È il 42enne Lamberto Lombrici, l'uomo che ha confessato l'omicidio di Guido Bettoni, 37anni, ucciso a Brescia in casa venerdì sera, trasportato per 24 ore in auto e poi seppellito nelle campagne di Ghedi sabato notte.

Il 42enne, operaio di professione, secondo quanto ricostruito dagli investigatori della Procura e dell'Arma, ha avuto un diverbio con la vittima per ragioni di droga: «I rapporti tra i due sono ancora al vaglio, ma erano consolidati da almeno un paio d'anni, da quando la vittima, in seguito ad un incidente, aveva dovuto far ricorso ad un autista».

Ma tra i due sussistevano anche, stanto ai primi accertamenti investigativi, interessi comuni legati alla droga. Nella fattispecie cocaina, della quale la vittima sarebbe stato fornitore anche per Lombrici. La discussione all'origine del delitto, consumato con una quindicina di coltellate (ma il numero esatto sarà stabilito solo con l'autopsia), sarebbe stata legata proprio alla droga. 

Una discussione udita dai vicini di casa. E riportata agli inquirenti quando, dopo la denuncia di scomparsa effettuata dai familiari, ieri si sono presentati in via Benacense. Nell'appartamento però troppo ordine per non insospettire i militari.

La Scientifica ha poi rinvenuto tracce di sangue, non solo nell'abitazione teatro del delitto, ma anche nell'ascensore del palazzo. Tracce evidentemente lasciate dal Lombrici quando ha trasportato all'esterno il cadavere di Guido Bettoni avvolto nel piumone per caricarlo a bordo della sua auto. Dalla quale, quando i carabinieri l'hanno ispezionata, mancava il pianale del bagagliaio. Evidentemente macchiato di sangue e per questo rimosso.

La lucidità con cui Lombrici - arrestato per omicidio aggravato dai motivi abietti e occultamento di cadavere - ha tentato di cancellare tutte le tracce che conducevano al delitto e a lui, induce gli investigatori a escludere il delitto d'impeto. E' altrettanto vero però che gli stessi inquirenti sottolineano come «l'omicida quando ha confessato si è tolto un peso».

 

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