Loggia, si stringe il cerchio attorno alla giunta: sei riconferme

I ruoli saranno ufficiali solo dopo gli incarichi di giunta: Parenza capogruppo, Cammarata presidente in Consiglio
LOGGIA, VERSO LA GIUNTA
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Nessun mezzogiorno di fuoco. Semmai, questo sì, qualche discorso enfatico e ruspante da parte di chi - a torto o a ragione - aveva conservato fino all’ultimo un barlume di aspettativa. Ma sia chiaro: nessuno parli di «ripiego», perché in fondo, quattro ore di confronto e una quindicina di arringhe dopo, tutti sono usciti da Palazzo Bianchini con una sportiva «stretta di mano».

Quella vissuta sabato in casa Pd è stata una lunga, lunghissima mattinata dal sapore agrodolce. Alla fine della quale, però, a vincere è stato il sindaco Emilio Del Bono (presente in pianta stabile al vertice): la sua fumata bianca, almeno apparentemente (l’ultima parola la dirà lui stesso non prima di lunedì), c’è stata. E proprio sugli ostacoli che - nei sette giorni più lunghi degli aspiranti assessori - sembravano a un certo punto quasi insormontabili.

Ora le due squadre - quella di Giunta e quella del gruppo consiliare - sulla carta sono definite (anche se definitive lo saranno solo martedì).

La prima questione da risolvere era quella del capogruppo. E dopo un tam tam di «no grazie» (primo fra tutti quello pronunciato in modo netto da Roberto Cammarata) l’unica disponibilità è arrivata da parte di Laura Parenza. Che non ha proprio alzato la mano per proporsi, a onor del vero: a indicarla è stata la collega Diletta Scaglia e, a cascata, è arrivato il consenso da parte dei consiglieri Dem presenti. La ex presidente del Consiglio comunale sarà «la voce» politica del gruppo consiliare principale in aula.

Il suo testimone, quello da regista della sala municipale, passerebbe invece a Cammarata (non a caso più di qualcuno azzarda la battuta sullo «scambio dei ruoli»). Il condizionale su entrambi i ruoli resta d’obbligo prevalentemente per una questione tecnica e formale. Mercoledì - e quindi dopo il conferimento dell’incarico ai futuri assessori - il gruppo consiliare dovrà infatti riunirsi nuovamente e ufficializzare la scelta alla presenza dei primi quattro consiglieri non eletti (Andrea Curcio, Anna Braghini e Monica Rovetta, Giuseppe Gorruso), gli stessi che prenderanno cioè il posto di chi siederà in Giunta.

Anche quello del toto assessori è un fronte che pare abbia raggiunto la sua chiave di volta. Dei nove nomi complessivi salgono quindi a sei le conferme rispetto alla squadra del primo mandato: la vice Laura Castelletti (Cultura), Valter Muchetti (al quale oltre ai Lavori pubblici non è escluso che il sindaco possa affidare anche Istruzione e Servizi sociali), Federico Manzoni (Mobilità), Marco Fenaroli (Casa e Decentramento), Michela Tiboni (Urbanistica), Roberta Morelli (Pari opportunità).

Tre, invece, i candidati che entreranno nella nuova squadra in quanto più preferenziati: Miriam Cominelli (Ambiente o Sociale), Fabio Capra (Bilancio), Alessandro Cantoni (Commercio).

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