Loggia 2023, Lega contro la Schlein: «Noi argine a difesa della famiglia»

l rispetto e la condivisione di temi etici quale premessa all’azione amministrativa. Un punto fermo per la coalizione di centrodestra che, forse proprio su questo versante, intende marcare la maggiore distanza dalla coalizione di centrosinistra nella corsa per Loggia 2023. Di «quali» valori si parli, poi, è cosa su cui al comitato di Fabio Rolfi, dove accanto al candidato sindaco intervengono il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo, il segretario provinciale della Lega, Roberta Sisti e il consigliere comunale uscente Davide Giori, si fa subito chiarezza.
«Siamo di fronte a una sinistra sempre più radicale, una “deriva Schlein” – attacca Giori –, le cui idee non possono trovare il nostro favore. Parlare di utero in affitto per noi equivale solo ad una violenza: verso lo stato di necessità della donna e verso lo stesso nascituro. Così come ipotizzare un centro di cambio sesso in età evolutiva, una fase in cui si può solo generare confusione. Del resto - affonda il consigliere leghista - la candidata sindaco del centrosinistra ha fatto una campagna elettorale di fuga, sottraendosi sempre al confronto».
«La battaglia per tutelare la famiglia e le tradizioni, con Rolfi l’abbiamo già fatta in Regione – afferma il sen. Romeo –. Noi siamo assolutamente per la libertà di scelta, ma per tutelare dei diritti individuali non occorre demolire tutto quello che abbiamo ereditato. Le due cose, diritti e tradizioni, possono stare insieme, e il buon senso deve prevalere sugli estremismi. Il diritto alla maternità – aggiunge Romeo – non deve essere utilizzato come merce per procreare e soddisfare qualche capriccio dei ricchi, scegliendo un figlio su catalogo: significa ritornare a quel passato da cui il centrosinistra vorrebbe allontanarsi. Non possiamo pensare che si debba imporre un modello e dobbiamo salvaguardare i nostri valori, perché solo se sappiamo chi siamo capiremo dove andare».
«Brescia – osserva Rolfi – ha un’identità e una storia che fanno riferimento al cattolicesimo, di cui sono stati espressione tutti i sindaci che si sono succeduti e, in questa tornata elettorale, rischiamo di interrompere tale tradizione. Nel nostro programma diamo grande spazio alla famiglia, attorno alla quale costruiamo politiche concrete, come il piano della maternità e il bonus di mille euro per ogni nuovo nato; lavoreremo per una città più family friendly, con iniziative quali l’albo comunale per baby-sitter, il baby parking e le politiche per la casa, rilanciando l’edilizia convenzionata. Vogliamo anche restituire il ruolo educativo a quel grande patrimonio che sono gli oratori, dove i giovani possano trovare un punto di aggregazione e frequentare il doposcuola, secondo un principio di sussidiarietà».
«Accompagnamento per il cambio sesso? Argomenti lunari in confronto ai problemi reali della gente. Le elezioni del 14-15 maggio – conclude Rolfi – saranno quasi un referendum tra due visioni di vita e della città».
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