Lo studio Fnopi: «Un infermiere su tre ha subito violenza sul lavoro»

Sono circa 5 mila le denunce su 11mila casi in Italia indicati come «infortuni». Un centinaio nel Bresciano
Infermieri al lavoro in ospedale - © www.giornaledibrescia.it
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Degli oltre 11mila casi di violenza sul lavoro denunciati all’Inail come «infortuni sul lavoro» a livello nazionale, circa 5.000 sono infermieri. Un centinaio solo nel Bresciano. Il dato evidenzia una situazione allarmante. Si tratta, però, solo della punta dell’iceberg di un fenomeno molto più ampio.

Lo evidenzia uno studio multicentrico nazionale svolto su indicazione della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi) da otto università italiane, tra cui l’Università degli Studi di Brescia con il gruppo di lavoro guidato dal professor Paolo Motta.

Lo studio mette in luce i casi non denunciati (perché l’infermiere ha ritenuto che la violenza fosse parte del disagio dell’assistito e dei suoi familiari o perché si è ormai rassegnato a ritenere comunque che questi episodi siano una caratteristica del suo lavoro): il 32,3% degli infermieri dichiara di aver subito un episodio di violenza verbale e/o fisica nell’ultima settimana e/o negli ultimi 12 mesi.

La maggior parte di loro lavora in area medica 28,4%, ma anche l’area di emergenza e terapia intensiva non è da meno (27,3%). Sul territorio la percentuale si attesta al 10,9%.

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