L'Italia apre ai turisti: dal 1° marzo basterà il Green pass base

Avvicinamento lento al 31 marzo, quando scadrà lo stato di emergenza. Il percorso avverrà per tappe progressive di allentamento delle restrizioni, a partire già da ieri quando il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza che allarga ai viaggiatori che arrivano dai paesi extra Ue le stesse regole che valgono per i comunitari.
Turismo
Stop quindi alla quarantena: dal primo marzo per entrare in Italia basteranno le stesse condizioni del Green pass «base», cioè certificato di vaccinazione, di guarigione, o test negativo. Una manna per il mondo del turismo, che aspetta le festività pasquali come la prima vera finestra utile del 2022 per riprendere slancio dopo mesi di sofferenza. La mossa di Speranza arriva poche ore dopo un altro segnale di apertura, stavolta da Bruxelles: i ministri per gli Affari europei dei 27 hanno raccomandato ai Paesi Ue di «revocare la restrizione temporanea dei viaggi non essenziali verso l’Unione per le persone vaccinate con un vaccino approvato dall’Unione europea o dall’Oms».
Per gradi
Ma nonostante i passi avanti, il 31 marzo non sarà una cesura netta col passato. Almeno, questo pare l’orientamento del governo che forse già la prossima settimana, ha spiegato la ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini, dovrebbe riunire la cabina di regia con i rappresentanti della maggioranza per discutere proprio i termini dell’allentamento. «Tutti pensiamo, in primis Draghi e Berlusconi, ma anche Salvini - ha spiegato la ministra ai microfoni della Rai - che si debba andare verso un graduale allentamento delle misure perché, grazie ai vaccini, curva e numeri fanno ben sperare». L’iter dovrebbe rimanere il solito: l’analisi delle evidenze epidemiologiche, poi il passaggio politico in cabina di regia, infine l’imprimatur del presidente del Consiglio, più che mai intenzionato a tenere salde le briglie della situazione, nonostante gli strattoni dell’ala «aperturista» della maggioranza.
Stadi, ospedali, ristoranti
Qualche novità era già stata decisa nei giorni passati, e arriverà anche prima del 31: da martedì 1° marzo scatterà l’aumento della capienza di stadi e palazzetti (al 75% e 60%). Tappa successiva il 10 quando si potrà tornare a far visita ai familiari in ospedale. Sempre dal 10 marzo sarà permesso consumare cibo al cinema e negli impianti sportivi. Ma è dal 1° aprile in poi, con lo stato d’emergenza alle spalle, che dovrebbero aprirsi davvero scenari nuovi, in particolare rispetto al Green pass. Che venga abolito tout court sembra inverosimile: più probabilmente ne verrà limitato l’uso, con sempre meno applicazioni della versione rafforzata. Dovrebbe essere possibile, comunque, tornare a mangiare all’aperto in bar e ristoranti senza doverlo esibire; nei locali al chiuso invece potrebbe rimanere, magari in versione «base». Stesso regime - più libertà all’aperto, più cautela al chiuso - potrebbe valere anche per le attività sportive. Nei luoghi chiusi dovrebbe rimanere l’obbligo della mascherina, abolito all’aperto già l’11 febbraio scorso.
Over 50
Dal 1° aprile inoltre, sempre nell’ottica di incentivare il turismo di Pasqua, potrebbe arrivare un allentamento sui trasporti a lunga percorrenza - al momento serve il pass rafforzato - così come sulle regole da seguire negli hotel. Più delicata la questione lavoro: con la caduta delle regole sul distanziamento e quindi dello smartworking estensivo dovrebbero tornare a riempirsi gli uffici. Ma almeno per qualche mese, per il lavoratori over 50 - per i quali vige l’obbligo di vaccino fino al 15 giugno - resterà il pass rafforzato.
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