Linea Brescia-Parma, il nuovo treno Colleoni è tornato operativo

Ha ripreso a circolare il treno che era stato tolto dai binari poco dopo l'inaugurazione per problemi di software
Il moderno treno «Colleoni» - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il moderno treno «Colleoni» - Foto © www.giornaledibrescia.it
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«Guarda guarda chi si rivede». Erano quasi increduli i pendolari della linea Brescia-Parma quando in stazione hanno ritrovato il modernissimo «Colleoni». Inaugurato a settembre, era stato poi tolto dai binari per problemi di software che causavano ritardi.

Non tutto in realtà pare risolto, tanto che a bordo, oltre al macchinista, è presente un team di tecnici pronti a intervenire in caso di malfunzionamenti. Ma la buona notizia è che nei giorni scorsi il treno di fabbricazione svizzera ha ripreso a circolare sulla linea.

La cattiva notizia è invece la proclamazione dell’ennesimo sciopero che interessa i regionali: iniziato ieri sera, proseguirà fino alle 21 di oggi. Si potranno verificare cancellazioni o limitazioni, senza che sia prevista alcuna fascia di garanzia: la giornata è festiva.

Quello odierno «è il sedicesimo sciopero dei ferrovieri di Trenord da marzo dello scorso anno - rileva Dario Balotta di Europa Verde -. Ed è l’undicesimo causato da una vertenza locale sui turni di lavoro dichiarato dalle rappresentanze unitarie (Rsu) di Cgil, Cisl, Uil e dell’Orsa. Nella storia sindacale è introvabile una vertenza così lunga in un settore (servizi pubblici) in cui gli scioperi colpiscono i pendolari e i cittadini, molto meno gli scioperanti (basta il 3% delle adesioni per fermare tutta la rete). In nessun modo colpisce Trenord che continua a essere giudicata benevolmente dalla Regione Lombardia che ne è proprietaria e compratore dei servizi con i soldi dei contribuenti. Tutto ciò nonostante la peggior puntualità nazionale, nonché i recenti scivoloni della chiusura del passante milanese (che ha messo in crisi l’area metropolitana) e il ritiro del nuovo treno Colleoni dalla Brescia-Parma, dove sono stati lasciati i vecchi e inquinanti convogli degli anni Ottanta».

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