L'estate bresciana dei Carabinieri: «Tante richieste di soccorso, ma pochi reati denunciati»

L’estate 2022 è la prima dopo due anni che si può vivere senza limitazioni. E, anche a Brescia, ce ne si è accorti subito. Città quasi svuotata, località turistiche sold out e anche, purtroppo, superlavoro per le squadre di soccorso alle prese con numeri impressionanti. La Guardia Costiera già a metà luglio aveva raddoppiato il numero di annegati nel Garda, 112 e 118 hanno contato aumenti di richieste di soccorso, rispetto allo stesso periodo del 2019, anche del 15% e in troppi casi per persone imprudenti o impreparate. Per l’Arma dei Carabinieri, che statisticamente persegue oltre l’85% dei reati denunciati in provincia, non ci sono stati, almeno per ora, picchi.
Le parole
Il comandante provinciale, colonnello Gabriele Iemma, pur incrociando le dita spiega che «al 20 agosto abbiamo numeri sia per i reati denunciati che per gli interventi richiesti assolutamente in linea con quelli di una normale estate piena nel territorio». Alla crescita delle presenze insomma non ha fatto seguito un pari aumento della delittuosità in generale, segno che il turismo di massa che ha investito anche la nostra provincia si è fatto notare agli apparati della sicurezza e del pronto intervento nel comparto dell’infortunistica più che sui temi della criminalità diffusa e dell’ordine pubblico. Numeri ufficiali ancora non ci sono ma a fronte di tantissimi soccorsi per incidenti in acqua e in montagna sono state contenute le richieste per liti, risse e aggressioni. Iemma conferma che si è «tenuta alta l’attenzione sui due fenomeni di questa estate a livello nazionale cioè le truffe delle case vacanza fantasma e quello delle bande di specialisti degli orologi preziosi in trasferta. Per il primo abbiamo avuto un paio di bresciani vittime in altre parti d’Italia mentre per le rapine un solo caso a Sirmione. Episodi non certo fenomeni».

Gli obiettivi
Per il colonnello Iemma «il primo obiettivo dell’Arma è quello della prevenzione. Il 14 agosto nella nostra provincia sono arrivati 96 nuovi carabinieri e 12 marescialli, un incremento di 108 unità che non si vedeva da anni e che abbiamo quasi totalmente destinato alle stazioni per poter fare concreta prevenzione sul territorio e vicinanaza al cittadino». Considerando che Brescia conta circa 1200 militari dell’Arma stiamo parlando di innesti nell’ordine del 10%. «Non si tratta di rinforzi per l’estate ma di stabili assegnazioni. Un bel segnale di attenzione dell’Arma a questo territorio».
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