Lega, parte l’era Sisti: «Ora tutti uniti. Con Rolfi conquisteremo la Loggia»

Il nuovo segretario oggi in missione a Bruxelles «Bossiani e salviniani? Il Carroccio è uno solo»
Roberta Sisti  con Bresciani, Venturi, Zacchi, Gritti, Olivari, Pasinetti, Della Torre - © www.giornaledibrescia.it
Roberta Sisti con Bresciani, Venturi, Zacchi, Gritti, Olivari, Pasinetti, Della Torre - © www.giornaledibrescia.it
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La prima «missione» del nuovo segretario provinciale della Lega bresciana sarà a Bruxelles, dove sbarcherà oggi, al fianco dell’europarlamentare Stefania Zambelli. Ma di fatto Roberta Sisti ha già preso in mano i dossier caldi che la impegneranno nelle prossime settimane, dalle Regionali al voto in Loggia.

Domenica la sindaca di Torbole Casaglia ha conquistato le redini del Carroccio bresciano, raccogliendo il malcontento dei militanti, sostenuta da un gruppo di sindaci leghisti, dal Comitato del Nord e dall’associazione Autonomia e Libertà (tra i cui aderenti bresciani c’è l’ex presidente della Provincia Daniele Molgora). Alla fine ha ottenuto 391 voti contro i 365 del commissario uscente Alberto Bertagna.

Sisti, la sua vittoria per molti è stata una sorpresa. Lei se l’aspettava?

Avevamo fatto i nostri conti. Sarei rimasta stupita di un risultato diverso. Sabato mattina abbiamo fatto un ultimo incontro e sapevamo di potercela fare. Noi siamo sindaci. Con me ci sono Pasinetti (Travagliato), Olivari (Quinzano), Zacchi (Mairano), Togni (Montichiari) e tanti altri consiglieri e amministratori. Sentivamo il malcontento del territorio, il distacco della segreteria uscente rispetto alla base e ai militanti. Alberto Bertagna ha sempre lavorato molto per il nostro partito. Ha vissuto i momenti più belli, con la Lega che volava nei risultati, e le ultime difficoltà. Dopo tanti anni i militanti volevano un cambiamento.

Un cambio di passo politico. E un cambio nella gestione della segreteria. Quali saranno le prime cose che cambierà?

Daremo o ridaremo la tessera a quei militanti a cui in questi anni è stata negata. Poi ho in programma un tour in tutte le sezioni per incontrare i militanti. Lei è appoggiata dal Comitato del Nord.

C’è chi ha parlato di una vittoria dei «bossiani» contro la linea salviniana.

La Lega è una sola. Tutti siamo «bossiani», tutti abbiamo un debito di riconoscenza con Umberto Bossi. Ma al tempo stesso tutti riconosciamo Matteo Salvini come leader. Si sta strumentalizzando un normale dibattito politico interno. Anche il Comitato del Nord è Lega. Vuole recuperare alcuni valori della nostra storia. Le divisioni vengono amplificate dall’esterno.

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È vero che Matteo Salvini le aveva chiesto di fare un passo indietro e di non candidarsi?

No, Matteo mi ha chiamato qualche giorno fa per capire qual era la mia posizione. Ha voluto sentire tutti. Domenica sera, appena ufficializzata la vittoria, il primo messaggio di congratulazioni è stato il suo.

A fine gennaio si eleggerà il nuovo presidente della Provincia, dove lei è consigliere. Sul tavolo c’è la proposta di «larghe intese» lanciata dal vicepresidente Galperti ma anche la rivendicazione di FdI, visto l’attuale consenso elettorale: con la Regione e la Loggia alla Lega, chiedono la guida del Broletto.

Proseguiremo nel cammino impostato. Va approfondito il «lodo Galperti», lavorando con gli altri partiti per capire qual è il candidato migliore, sapendo che il centrodestra è maggioranza sul territorio. Oggi Fratelli d’Italia è il primo partito e è giusto che giochi le sue carte. Ma io sono il segretario della Lega e noi abbiamo molti sindaci che possono aspirare a quel ruolo.

Fabio Rolfi sarà il candidato del centrodestra per la Loggia?

L’appoggio della Lega è totale. Fabio è preparato, capace, conosciuto, ha dimostrato di saper lavorare bene. Con lui possiamo riconquistare il Comune di Brescia. Ora mi confronterò con gli altri partiti e con la segreteria regionale, ma spero si possa accelerare.

Capitolo regionali. Come sceglierete i candidati bresciani?

A Bergamo faranno le Primarie... Siamo pronti a valorizzare le persone che ci indicherà la base. Primarie? Sono uno strumento di cui tenere conto, ma andrà valutata anche la specificità di ogni territorio.

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