Lavori in Duomo a Brescia per la tomba di mons. Bruno Foresti

Si concluderanno entro fine anno, la salma verrà traslata il prossimo gennaio
Lavori in corso davanti all’altare del Santissimo - © www.giornaledibrescia.it
Lavori in corso davanti all’altare del Santissimo - © www.giornaledibrescia.it
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Per tradizione secolare i vescovi che hanno guidato la Diocesi vengono sepolti all’interno della Cattedrale, che diventa così la grande tomba di famiglia della Chiesa bresciana. In queste settimane sono in corso i lavori per la tomba che accoglierà mons. Bruno Foresti, vescovo emerito di Brescia (fu pastore della nostra Diocesi dal 1983 al 1999) morto lo scorso 26 luglio, il presule bergamasco attualmente riposa nel cimitero di Tavernola Bergamasca, suo paese nativo. Mons. Foresti riposerà accanto al vescovo Giacinto Gaggia, che guidò la Diocesi dal 1913 al 1933.

I lavori (quattro i loculi in corso di realizzazione) si concluderanno entro fine anno, la nuova tumulazione di mons. Foresti verrà fatta in gennaio, per la cerimonia si attende infatti il ritorno in Diocesi del vescovo Pierantonio Tremolada, convalescente a casa dei familiari dopo il trapianto del luglio scorso: le sue condizioni di salute migliorano costantemente di giorno in giorno.

Cerimonia

L’ultima tumulazione di un vescovo in Duomo è avvenuta il 2 novembre 1989, a presiedere la cerimonia di sepoltura del vescovo Luigi Morstabilini (morto il 26 luglio di quell’anno, aveva guidato la nostra Diocesi dal 1964 al 1983) fu proprio mons. Foresti; la tomba è di fronte al monumento dedicato a san Paolo VI. Davanti all’altare del Santissimo ci sono invece le tombe dei vescovi Giacinto Gaggia (pastore della Chiesa bresciana dal 1913 al 1933) e Giacinto Tredici (in diocesi dal 1933 al 1964). Questi sono ovviamente soltanto i vescovi del Novecento, in Duomo si trovano le tombe di moltissimi altri pastori. Ma siccome ovviamente la storia non si ferma, ecco che la Diocesi, tramite il parroco mons. Gianluca Gerbino, ha chiesto al Comune (proprietario della struttura, così come del Duomo vecchio) di poter realizzare quattro nuove tombe che, appunto, ospiteranno altrettanti vescovi della Chiesa bresciana.

Il 2 novembre 1989: in Duomo la traslazione di mons. Morstabilini - © www.giornaledibrescia.it
Il 2 novembre 1989: in Duomo la traslazione di mons. Morstabilini - © www.giornaledibrescia.it

Devozione

La tradizione di seppellire i vescovi in Duomo richiama alla mente le tombe dei papi in San Pietro, sia nelle Grotte vaticane (dove riposa san Paolo VI), sia nella basilica vera e propria, dove si può pregare, per esempio, di fronte alle spoglie di san Giovanni XXIII o all’altare dove è stato traslato Giovanni Paolo II dopo la sua canonizzazione. Ma il parallelo si può fare anche con le chiesette che nei vari cimiteri in provincia ospitano le tombe dei parroci del paese. Il vescovo «più vecchio» sepolto in Cattedrale è Marino Giorgi (che fu a capo della Diocesi dal 1596 al 1631), ci sono poi Marino Giovanni Giorgi (1664 - 1678), Bartolomeo Gradenigo (1682 - 1698), il cardinale Giovanni Badoaro (1706 - 1714), il cardinale Angelo Maria Querini, (1727 - 1755), il cardinale Giovanni Molin, (1755 - 1773), Giovanni Nani (1773 - 1804), Gabrio Maria Nava (1807 - 1831), Carlo Domenico Ferrari (1833 - 1846), Girolamo Verzeri (1850 - 1883). Più antiche ancora le tombe presenti in Duomo Vecchio, la più nota (anche per il suo valore artistico) è quella del vescovo Berardo Maggi (a capo della Chiesa bresciana dal 1275 al 1308); le sue spoglie riposano da secoli nel sarcofago in marmo rosso che si incontra appena entrati nella chiesa.

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