L'amico di Cosimo Balsamo indagato per concorso in omicidio

Operaio, 56 anni, residente a Castel Mella. È l'amico di Cosimo Balsamo. Colui che ha accompagnato a Flero l'assassino di Elio Pellizzari
Il parcheggio dove Cosimo Balsamo si è tolto la vita - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
Il parcheggio dove Cosimo Balsamo si è tolto la vita - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
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Operaio, 56 anni, residente a Castel Mella. È l'amico di Cosimo Balsamo, colui che ha accompagnato a Flero l'assassino di Elio Pellizzari e James Nolli. E che ora è indagato per concorso in duplice omicidio.

Questa mattina è stato ascoltato dal sostituto procuratore Erica Battaglia, dopo che ieri il suo avvocato Lorenzo Cinquepalmi aveva comunicato in Procura che era proprio il suo assistito l'uomo al volante della Renault nera che gli inquirenti cercavano dalla mattina precedente, dopo che la vettura era transitata davanti alle telecamere della zona industriale di Flero.

«Mercoledì mattina ero a casa; Cosimo, che conoscevo da tempo, mi ha suonato al citofono. Pioveva, lui era in bici con l'ombrello e mi ha chiesto di accompagnarlo a Flero in auto» è la versione dei fatti del 56enne di Castel Mella. Ieri ha subito una perquisizione a casa e la Procura ha disposto il sequestro dell'auto usata per il passaggio all'amico, oltre il telefono cellulare.

«Aveva una borsina, ma con dentro solo dei guanti. Mi sarei accorto se avesse avuto anche le armi. Il sacchetto sembrava leggero». Ha spiegato l'accompagnatore. «Davanti ad un capannone mi ha detto di fermarmi, è sceso, ho visto che suonava il campanello. Poi si è fatto aprire il cancello, ha parlato con una persona e mi ha fatto cenno che potevo andare».

Cosa è accaduto dopo, l'amico lo avrebbe saputo solo guardando la televisione. «Non sapevo nulla dei suoi piani. Gli ho solo dato un passaggio» ripete. La versione è ora al vaglio della magistratura.

 

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