La nuova ala della scuola di Travagliato sembra un campus americano

Inaugurato ieri il nuovo padiglione della scuola primaria, al termine dei lavori durati sette anni
A TRAVAGLIATO LA SCUOLA DEL FUTURO
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Scuola bagnata, scuola fortunata, e i presupposti sembrano esserci tutti. Nonostante la pioggia, ieri, all’inaugurazione della nuova ala delle elementari di Travagliato erano moltissimi i presenti, curiosi di ammirare la struttura conclusa. «Questo cantiere non è stato semplice - racconta il sindaco Renato Pasinetti -. Abbiamo avuto problemi di diverso tipo: dal reperimento delle risorse alla causa legale con la prima ditta, i ritardi dovuti alla pandemia, il caro prezzi dei materiali dato dalla guerra in Ucraina. Ma eccoci qui a festeggiare un traguardo non scontato. A chi mi chiede se sono soddisfatto, nonostante un po’ di amarezza per le problematiche citate, rispondo assolutamente sì».

Modernissima

Oltre all’Amministrazione comunale erano presenti le associazioni territoriali, parte del corpo docente ed il dirigente scolastico Sergio Ziveri. «Gli studi sulla scuola ci dicono come l’ambiente sociale e fisico sia fondamentale per la crescita e l’apprendimento dei ragazzi - sottolinea il preside -. Come nei migliori progetti europei anche questo rispetta delle caratteristiche fondamentali: ci sono spazi ampi e flessibili, le aule hanno grandi vetrate che creano un collegamento con il territorio esterno, l’areazione è moderna e controllata. Ci sono anche una studiata scelta di materiali ed un uso dei colori e dell’illuminazione molto efficace».

Dopo la benedizione del parroco e il taglio del nastro tutti hanno anche potuto fare un giro per vedere la nuova struttura da vicino: dodici aule, tre laboratori, bagni, una grande palestra, un’aula magna e uno spazio mensa nuovi di zecca.

Critiche

Qualche critica però non manca da parte dell’opposizione, in particolare della civica Travagliato città: «C’è poco da festeggiare, forse giusto il sollievo per un cantiere che termina dopo sette lunghi anni - scrive Piergiuseppe Alessi -. La nuova ala è un pessimo progetto che ha sacrificato il cortile togliendo ogni respiro alla struttura».

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